Durante la spettacolare cavalcata che lo ha portato a chiudere trionfalmente la stagione nel Giro di Lombardia di sabato scorso, molti appassionati hanno notato anche alcuni particolari tecnici degni di nota sulla bicicletta di Tadej Pogaĉar. Il giovane campione sloveno ha scelto di correre la classica di chiusura della stagione con i freni al cerchione, la vecchia tipologia di impianto frenante, ormai soppiantata dai dischi. Pogaĉar ha alternato spesso il tipo di freni montati sulle sue Colnago durante questa stagione, anche nelle varie tappe della stessa corsa, come al vittorioso Tour de France.

Pogaĉar: 'Il peso è molto importante'

Anche nelle corse di quest’ultimo scorcio di stagione, il campione della UAE Emirates non ha effettuato una scelta univoca. Alla Tre Valli Varesine, corsa sotto la pioggia, ha scelto la bicicletta con i freni a disco, mentre al Giro di Lombardia ha pedalato e vinto con quelli al cerchione. Contrariamente a molte altre squadre del World Tour, che utilizzano ormai solo i freni a disco, in alcune corse la UAE Emirates lascia infatti la libertà di scelta ai propri corridori. Ognuno può decidere come configurare la propria bicicletta, e Pogaĉar è tra quelli che cambiano spesso tipologia di freni.

Al Tour de France ha pedalato in alcune tappe con i dischi e in altre con quelli al cerchione.

Il campione sloveno ha spiegato di trovarsi bene con entrambi, e che a determinare la sua scelta non sono le condizioni meteo in cui deve gareggiare, ma piuttosto il percorso e la necessità di avere il minor peso possibile. “Il peso è molto importante perché in salita il valore che comanda è il rapporto watt-chilo” ha dichiarato Tadej Pogaĉar a Bici Pro, aggiungendo che la bicicletta con i freni a disco pesa circa 300 grammi in più rispetto a quella con l’impianto frenante al cerchione.

Al Lombardia con le ruote più leggere

Per sostenere la superiorità dei freni a disco, in molti portano ad esempio le variabili dovute alle condizioni meteo.

In caso di pioggia i dischi avrebbero una frenata più sicura, potente ed omogenea, ma Pogaĉar ha spiegato di non avere problemi a guidare la sua Colnago con i freni tradizionali sul bagnato e che tra i due sistemi non ci sono particolari differenze in questo senso.

“Vanno bene anche se piove” ha dichiarato il vincitore del Giro di Lombardia, che per la classica di fine stagione ha scelto così i freni tradizionali per essere più efficace in salita grazie al minor peso. Pogaĉar ha studiato il percorso e le salite, soprattutto il Passo Ganda con le sue pendenze in doppia cifra. “Ho pensato che sarebbero servite le ruote più leggere e quelle le hai solo con i freni normali. Comanda il peso” ha sentenziato il campione sloveno.