Con la stagione del Ciclismo professionistico, che è ormai agli sgoccioli, arriva il momento per molti corridori di abbassare il sipario sulla propria carriera. Chi per l’età ormai non più verdissima, chi per mancanza di motivazioni o per altri motivi, sono già diverse decine i ciclisti che hanno annunciato di appendere la bici al chiodo al termine di questa stagione. Qualcuno ha già vissuto un’emozionante corsa di addio, come André Greipel, uno dei velocisti più vincente della storia del ciclismo, mentre altri, come Fabio Sabatini, hanno fissato l’ultimo appuntamento e si apprestano ad attaccare l’ultimo numero di gara sulla schiena.

Sabatini: ‘Trent’anni in bicicletta’

In questi ultimi giorni di corse della stagione del ciclismo professionistico, si stanno susseguendo gli annunci dei corridori che hanno deciso di chiudere la loro carriera. Tra gli ultimi a confermare l’addio al ciclismo c’è Fabio Sabatini, 37enne toscano che per tanti anni è stato uno dei migliori specialisti nel lanciare le volate. Professionista dal 2006, Sabatini non ha colto nessuna vittoria nella sua lunga carriera, ma si è guadagnato un posto di primo piano specializzandosi nel delicato ruolo di ultimo uomo, colui che guida i velocisti verso lo sprint finale. Con questi compiti Sabatini ha guidato grandi campioni come Alessandro Petacchi, Mark Cavendish e Marcel Kittel, concludendo la sua avventura da corridore al fianco di Elia Viviani nella Cofidis.

La sua ultima corsa sarà il Giro del Veneto del prossimo 13 ottobre. “Dopo trent’anni sopra una bici, di cui sedici da professionista, lascio questo magnifico sport con il sorriso” ha annunciato il corridore sui suoi spazi social.

Tra gli altri corridori italiani che hanno già confermato l’addio al ciclismo ci sono anche Marco Marcato, che quest’anno ha corso poco ed ha fatto l’ultima apparizione in agosto al Giro di Polonia, Matteo Pelucchi e Manuel Belletti, che hanno entrambi partecipato al Gran Piemonte.

Si è invece già consumato più di un mese fa l’addio di Fabio Aru, che ha chiuso con la Vuelta España.

Ciclismo, Greipel lascia con 158 vittorie

Nella lista dei corridori stranieri che stanno lasciando il ciclismo spiccano tanti nomi illustri. André Greipel ha gareggiato per l’ultima volta alla Sparkassen Münsterland Giro di domenica scorsa, vinta dal suo storico rivale Mark Cavendish.

Greipel ha raggiunto il traguardo da solo, molto commosso, godendosi il tributo del pubblico tedesco. Nella sua lunga carriera lo sprinter di Rostock ha conquistato ben 158 vittorie, tra cui undici tappe del Tour de France e sette del Giro d’Italia.

Un altro dei corridori più vincenti nella lista di chi sta appendendo la bici al chiodo è Daniel Martin. Lo scalatore irlandese vivrà la sua ultima giornata da professionista al Giro di Lombardia di sabato 9 ottobre, classica da lui vinta nel 2014. Tra gli altri successi di spicco del corridore della Israel ci sono la Liegi-Bastogne-Liegi e tappe in tutti e tre i grandi giri.

Ha già finito la sua avventura nel ciclismo pro Tony Martin, che ha concluso con i Mondiali in cui ha vinto il titolo nella staffetta mista.

Il tedesco è stato uno dei più grandi interpreti delle cronometro, conquistando quattro titoli Mondiali e un argento olimpico. Ha chiuso con il ciclismo anche Nicolas Roche, 37enne irlandese, figlio d’arte e con due vittorie di tappa alla Vuelta come punto più alto della carriera.

Altri corridori che stanno lasciando le corse sono Jelle Vanendert, due volte sul podio all’Amstel Gold Race e vincitore di una tappa al Tour de France, Brent Bookwalter, Marcel Sieberg, Jonas Van Genechten, Maarten Wynants, William Bonnet, Moreno Hofland, Koen De Kort, Tomasz Marczyński, Mickaël Delage, Michał Gołaś, Romain Sicard e Sean De Bie.