C’è la firma di Tim Merlier sulla seconda tappa della Tirreno Adriatico, caratterizzata da un arrivo un po’ strano con una curva sul traguardo. Il velocista belga della Alpecin-Fenix si è inserito in scia al trenino della Quick-Step che stava pilotando Davide Ballerini, e a Peter Sagan, per poi piazzare il suo sprint vincente. La classifica generale non è cambiata, con Filippo Ganna ancora al comando, anche se Tadej Pogačar ha chiarito una volta di più la sua voglia di vincere andando a prendersi un secondo di abbuono a un traguardo volante.
🏅🇧🇪 Tim Merlier (Alpecin-Fenix) gana la Etapa 2 de la Tirreno-Adriático 2022 🇮🇹 #TirrenoAdriatico #Ciclismo #Noticiclismo pic.twitter.com/YX7pEM9I5c
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Tirreno Adriatico, le Professional in fuga
Dopo la cronometro d’apertura di ieri 7 marzo, vinta da Ganna a Lido di Camaiore, la Tirreno Adriatico ha proposto una frazione un po’ ondulata, ma favorevole ai velocisti per questa seconda giornata di gara. Il tracciato si è snodato interamente in Toscana, dalla Versilia di Lido di Camaiore, fino al senese, con arrivo a Sovicille.
Subito si è formata al comando una fuga di cinque corridori, con la presenza di tutte e tre le squadre Professional invitate alla corsa.
Ad andare all’attacco sono stati Jonathan Canaveral e Davide Gabburo per la Bardiani CSF Faizanè, Davide Bais e Francesco Gavazzi per la Eolo-Kometa e Umberto Marengo per la Drone Hopper-Androni.
Il gruppo ha lasciato fare, concedendo circa otto minuti di vantaggio prima di iniziare la lenta rimonta. La Lotto Soudal di Caleb Ewan è stata la più attiva nel condurre il gruppo, ma anche le altre squadre dei velocisti più attesi hanno fatto la loro parte.
Dopo il Gpm di Pineta al comando è rimasta la coppia degli Eolo, Gavazzi – Bais, ma anche il loro rilancio non ha mai impensierito il gruppo, che è andato a raggiungerli a una ventina di chilometri dal traguardo.
Niente sprint per il favorito Ewan
Nella stessa fase della corsa, sfruttando uno degli ultimi dislivelli del tracciato, si è lanciato all’attacco Marc Soler, un’azione un po’ a sorpresa visto che si tratta di un gregario del grande favorito alla vittoria finale, Tadej Pogačar.
Lo spagnolo ha pedalato con grande energia, ma la sua azione è finita con l’inevitabile recupero del gruppo, che a tre chilometri dall’arrivo l’ha raggiunto.
Il finale è stato molto intenso, con una bella lotta tra le squadre dei velocisti per prendere la testa. Alla fine a spuntarla è stata la Quick-Step, che si è organizzata per Davide Ballerini, viste le difficoltà palesate da Mark Cavendish nei tratti di salita. Dietro al trenino della squadra belga si sono inseriti Peter Sagan e Tim Merlier. Il tre volte iridato ha provato ad anticipare lo sprint, ma non ha sorpreso gli avversari. Merlier è uscito a doppia velocità andando a vincere su un arrivo davvero strano, con le ultime decine di metri caratterizzate da un’ampia curva.
I giovani Olav Kooij e Kaden Groves hanno rimontato per le altre posizioni sul podio, con Sagan e Consonni a seguire. Niente da fare per il favorito Caleb Ewan, rimasto tagliato fuori dallo sprint e finito appena 15°, così come Demare e Viviani, ancora più nelle retrovie.
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La classifica generale vede ancora Filippo Ganna in maglia di leader con 1’’ su Evenepoel, mentre Pogačar ha accorciato le distanze grazie a un abbuono e un traguardo volante, e ora è a 17’’.