Arriva il terzo successo di tappa in questo Tour de France per Tadej Pogačar, ma il vero vincitore della seconda frazione pirenaica è Jonas Vingegaard. Il danese in giallo ha risposto brillantemente all'unico tentativo di scatto portato dal campione sloveno sulla salita di Val Louron, e si è avvicinato alla conquista del successo finale. La tappa, la 17^ del Tour, ha proposto un classico tracciato su e giù sui Pirenei, con la UAE di Pogačar che, seppure decimata dalle assenze, ha gettato il cuore oltre l'ostacolo con una prova superlativa di Bjerg e soprattutto McNulty.

L'americano ha tirato da solo sia la salita di Val Louron che quella finale di Peyragudes, togliendo di mezzo con il suo ritmo tutti gli altri contendenti alla classifica generale. Pogačar non ha però trovato le forze per attaccare davvero e la corsa si è così decisa con uno sprint tra i due primattori di questo Tour de France, con il successo del campione sloveno.

Tour de France, gli UAE partono in quattro

La 17° tappa era una delle più attese ed impegnative di questo Tour de France, appena 130 km ma con una sequenza di quattro salite pirenaiche: Aspin, Hourquette d'Ancizan, Val Louron e l'arrivo a Peyragudes.

Al via, la UAE di Tadej Pogačar si è presentata con appena quattro corridori, dopo il ritiro di Marc Soler, arrivato fuori tempo massimo ieri, e dell'infortunato Rafal Majka. In questa situazione d'emergenza, gli UAE hanno reagito con temperamento, sfoderando una corsa di grande spessore.

L'avvio è stato caratterizzato da numerosi scatti che si sono annullati a vicenda, finchè sull'Aspin sono riusciti ad avvantaggiarsi Lutsenko e Pinot, inseguiti da un gruppo di contrattaccanti in cui si sono inseriti anche Ciccone, Bardet, Uran e la maglia a pois Geschke.

La Jumbo Visma ha cominciato il suo lavoro di controllo in testa al gruppo, non permettendo alla fuga di guadagnare molto terreno. La corsa è cambiata salendo all'Horquette d'Ancizan, seconda salita di giornata, quando la UAE ha preso il comando delle operazioni con Bjerg. Il gruppo si è selezionato notevolmente e anche Pidcock e Yates sono rimasti attardati in questa fase della corsa.

Tappa monumentale di McNulty

Concluso il lavoro di Bjerg, la UAE ha speso l'altro uomo a sua disposizione, Brandon McNulty, che ha sciorinato una prova maiuscola. L'americano ha tirato per tutta la salita di Val Louron, costringendo alla resa, uno dopo l'altro, tutti gli uomini di classifica. Anche Geraint Thomas ha dovuto mollare sull'andatura forte e regolare di McNulty, mai così forte in salita come oggi. Con tutti i fuggitivi raggiunti e superati, in testa alla corsa sono così rimasti i soli McNulty, Pogačar e Vingegaard. Il campione sloveno non è però riuscito a concretizzare lo spettacolare lavoro del compagno con un vero e proprio attacco alla maglia gialla. Solo in vista del Gpm di Val Louron Pogacar ha piazzato uno scatto, che però è sembrato più una mossa di debolezza.

McNulty ha ripreso la guida del terzetto nella discesa e poi sulla salita finale di Peyragudes, tirando senza sosta. Pogačar ha confermato di non avere le forze per uno scontro frontale con Vingegaard, che è rimasto in posizione di controllo, rimandando tutto alla volata finale con in palio solo la vittoria di tappa. Pogačar è partito ai 300 metri, poi ha rallentato per dare infine l'accelerata decisiva e andare a vincere la sua terza tappa in questo Tour de France. Jonas Vingegaard è però arrivato in scia, e pensando alla classifica generale è stato di fatto il vero vincitore in questa giornata in cui si è avvicinato in maniera importante al successo finale.

Geraint Thomas ha chiuso a 2'07'', consolidando il suo terzo gradino del podio, ormai sicuro, con Lutsenko e Bardet poco più dietro e un gruppetto comprendente Gaudu, Quintana, Vlasov, Quintana e Mas arrivato a tre minuti e mezzo.

La classifica vede Vingegaard sempre più in maglia gialla. In virtù dell'abbuono Pogacar è ora a 2'18'', quando manca una sola tappa di montagna, quella di domani ad Hautacam.