Dopo soli quattro giorni di gara, alla Vuelta Espana si è accesa una polemica per il comportamento di alcune moto, che avrebbero influenzato l’andamento della corsa. La Vuelta è ripartita il 23 agosto dopo la tre giorni iniziale in Olanda e il viaggio di rientro in Spagna. La quarta frazione ha portato il gruppo a Laguardia, su un percorso mosso che sembrava poter favorire anche una fuga da lontano. All’attacco si sono lanciati alcuni corridori di spessore, su tutti Alessandro De Marchi e Alexei Lutsenko, delle presenze che hanno fatto immaginare un possibile buon esito del tentativo.
Hayter: 'Non volevano che vincesse la fuga'
In testa al gruppo, la Bora hansgrohe di Jai Hindley e Sergio Higuita ha dato una mano alla Jumbo Visma della maglia rossa Edoardo Affini e del grande favorito al successo finale Primoz Roglic. Il plotone ha recuperato rapidamente terreno e annullato l fuga con De Marchi a più di trenta chilometri dall’arrivo.
La tappa è stata poi vinta da Roglic, che nel finale in salita di Laguardia ha battuto Mads Pedersen e Enric Mas, prendendo anche la maglia rossa di leader della classifica generale.
Nell’immediato dopo corsa, il giovane britannico Ethan Hayter ha ammesso che l’inseguimento del gruppo alla fuga di De Marchi e compagnia è stato favorito dalle moto della televisione, che sono rimaste molto vicine ai corridori offrendo loro un’ottima scia.
Secondo Hayter, dietro a questa situazione ci sarebbe la precisa volontà di non lasciare possibilità di successo ai fuggitivi per far vincere uno dei big del gruppo.
“La velocità è stata davvero alta per tutto il giorno. Era una fuga molto forte, ma non volevano che vincessero perché siamo stati dietro le moto della televisione per tutta la tappa.
La fuga non ha avuto nessuna possibilità” ha dichiarato il corridore britannico della Ineos.
De Marchi: 'Quando possiamo andare in fuga?"
Ethan Hayter ha denunciato apertamente una situazione che non è certo una novità nel mondo del Ciclismo professionistico, e che molti altri corridori sembrano condividere. Il responsabile delle comunicazioni del Team Israel, Mikkel Condè, ha scritto su Twitter che “più corridori dicono che il gruppo è stato dietro alle moto per tutto il giorno".
👌😎 @UCI_cycling @lavuelta anything to add? Let me know when we’ll have the chance to go! Thanks pic.twitter.com/aeZokReqjW
— Alessandro De Marchi (@ADM_RossodiBuja) August 23, 2022
"La fuga non aveva chance. I corridori in fuga sono stati invece ripresi da dietro. Se la tendenza è questa non sopravvivranno molte fughe in questa Vuelta Espana” ha aggiunto Condè, a cui ha replicato anche Alessandro De Marchi, uno dei corridori in fuga danneggiati da questo episodio.
“Uci, la Vuelta, qualcosa da aggiungere? Fateci sapere quando avremo la possibilità di andare in fuga” ha commentato polemicamente il corridore friulano.