Al rientro in Spagna dopo la tre giorni iniziale in Olanda, la Vuelta ha subito scoperto il suo vero volto e i suoi protagonisti più attesi. Nell'arrivo in salita di Laguardia, su una rampa di una paio di chilometri, Primož Roglič ha lanciato il primo segnale sulla strada che deve percorrere per concretizzare la quarta vittoria consecutiva da record. Il campione della Jumbo-Visma ha dominato il finale avendo ragione su Mads Pedersen ed Enric Mas. Roglič ha preso anche la maglia rossa, quarto corridore del team olandese a imposesarsi del simbolo del primato in questo avvio di Vuelta España.

Su un arrivo che era particolarmente adatto alle sue doti, ha invece deluso Julian Alaphilippe, apparso ancora lontano dalla forma migliore, mentre Vincenzo Nibali è rimasto staccato in maniera piuttosto netta.

Vuelta España, anche De Marchi in fuga

Con la quarta tappa è iniziata la vera Vuelta España. Dopo i tre giorni passati in Olanda e il riposo occupato dal trasferimento, la corsa ha proposto con questa quarta frazione uno dei tipici tracciati della corsa, con tanti saliscendi e un arrivo su una rampa di un paio di chilometri con pendenze fin sul 10%.

Nelle fasi iniziali è partita una fuga con Alessandro De Marchi, Alexey Lutsenko, Joan Bou, James Shaw, Ander Okamika e Jarrad Drizners. La Bora-hansgrohe ha dato una grossa mano alla Jumbo-Visma per guidare il gruppo, tenere sotto controllo il distacco e non lasciarsi sfuggire l'occasione di giocarsi il successo di tappa. La fuga si è poi selezionata, con i soli De Marchi, Lutsenko e Shaw che sono rimasti al comando, ma anche questo terzetto non ha avuto scampo e prima di arrivare ai trenta chilometri dall'arrivo è stato raggiunto.

Nel finale la corsa ha superato la salita di terza categoria al Puerto de Herrera, e poi la rampa conclusiva verso Laguardia. La Trek-Segafredo ha dato un'accelerata sulla salita, segno della buona condizione di Mads Pedersen, corridore pesante, ma portato a un arrivo esplosivo come quello odierno. In vista dello scollinamento Alaphilippe ha provato uno scatto, ma è stato inseguito con grande determinazione da Primož Roglič, che è andato ad agguantare anche un abbuono di tre secondi.

Tappa e maglia per Roglič

La corsa è rimasta molto aperta nella discesa e nel falsopiano prima della rampa finale, con anche Vincenzo Nibali nel vivo dell'azione con un tentativo di allungo. Tutto si è però deciso negli ultimi due chilometri verso Laguardia. Mads Pedersen ha lottato per resistere e mantenersi nelle posizioni di testa, e un po' di attendismo ha favorito un corridore molto veloce come lui. La Trek ha guidato in testa l'ex Campione del Mondo, ma lo spunto finale piazzato da Primož Roglič è stato irresistibile. Lo sloveno è andato a vincere facilmente, con Pedersen al secondo posto davanti a un convincente Enric Mas e alla sorpresa Pacher. Nel gruppo dei migliori sono arrivati anche HIndley ed Evenepoel, mentre Simon Yates è rimasto leggermente attardato ed ha tagliato il traguardo con 7'' di ritardo, così come Carapaz, Higuita, Landa, Almeida, Valverde e Miguel Ángel López.

Alaphilippe è arrivato ancora più attardato, a 28'', su un arrivo disegnato perfettamente sulle sue caratteristiche, denotando così una condizione ancora deficitaria. La salita finale si è rivelata ostica anche per Vincenzo Nibali, che ha perso 45'' e che potrebbe iniziare presto una nuova corsa, senza pensieri di alta classifica, ma orientata a una vittoria di tappa.

La classifica generale vede ora Primož Roglič al comando. Tra gli avversari principali per la vittoria finale di questa Vuelta España, Evenepoel è a 27'', Carapaz a 33'' e Simon Yates a 51''.