La quarta tappa ha rischiato di ribaltare la classifica generale e gli equilibri tattici della Vuelta Burgos a causa di una fuga da lontano. In una giornata che si preannunciava interlocutoria, in attesa della tappa finale di domani, 6 agosto, con la salita a Lagunas de Neila, il gruppo si è disinteressato a lungo del drappello di fuggitivi partito nelle fasi iniziali. La Ineos del capo classifica Pavel Sivakov ha lasciato fare, contando sulla presenza di Brandon Rivera in avanscoperta, ma ha rischiato di farsi beffare da David de la Cruz. Nel finale, però, il gruppo ha rimontato e ai corridori in fuga è rimasta solo la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa.

A sorpresa è stato un nome del tutto nuovo a spuntare, Matevž Govekar, un ennesimo prodotto della scuola slovena che sta facendo furore negli ultimi anni.

Vuelta Burgos, giornata da fuga

La quarta tappa della Vuelta Burgos prometteva una giornata interlocutoria per la classifica generale. Il percorso da Torresandino a Ciudad Romana de Clunia proponeva diversi saliscendi e un finale con gli ultimi due chilometri in costante ascesa, un contesto che nelle previsioni della vigilia sembrava lasciare spazio a una fuga di corridori fuori classifica.

La corsa ha subito preso la piega immaginata, con un gruppetto di ben quattordici corridori che ha preso il largo. Tra questi anche Fernando Gaviria, Dario Cataldo, Pieter Serry, David de la Cruz e Brandon Rivera. Burgos-BH ed Equipo Kern Pharma hanno cercato di condurre l'inseguimento, essendo rimaste fuori dalla fuga, ma senza la forza necessaria a riaprire la corsa, che ha invece preso una piega inaspettata in funzione della classifica generale.

Rivera e de la Cruz, lontani poco più di tre minuti dal leader Pavel Sivakov, hanno pedalato a lungo nelle prime due posizioni della generale virtuale. La Ineos di Sivakov ha contato sulla presenza di Rivera e non ha lavorato in testa al gruppo, favorendo così la fuga.

Sprinta Govekar, Sivakov salva la maglia

La situazione si rimescolata a poco più di trenta chilometri dal traguardo, quando la fuga si è spezzata, e sia Rivera che de la Cruz sono rimasti nel secondo troncone.

Il corridore della Ineos è però rimasto ancora più attardato, lasciando per qualche chilometro a de la Cruz la leadership virtuale. Davanti sono stati in sette a giocarsi la tappa: Serry, Goldstein, Lluís Mas, Azparren, Gamper, Govekar e Retailleau. Prima della morbida ascesa finale si sono registrati alcuni tentativi di Gamper e Azparren, ma troppo blandi per decidere la corsa. Tutto si è risolto in volata, con Goldstein che ha preso la testa, ma si è visto superare da Retailleau e soprattutto da un bello spunto del 22enne sloveno Matevž Govekar, che è andato a vincere. Il ragazzo di Ljubljana ha così ripagato la fiducia del Team Bahrain, che lo ingaggiato a stagione in corso, facendolo esordire al Giro di Slovenia nel mese di giugno.

Il gruppo nel finale ha recuperato terreno rispetto ai fuggitivi, tornando sotto a quei tre minuti che rappresentavano il vantaggio di Sivakov in classifica generale. Il francese della Ineos ha così salvato la sua maglia di leader e continua a guidare la Vuelta Burgos con 23'' su Buitrago e 26'' su Guerreiro, Geoghegan Hart e Hindley. Vincenzo Nibali è a 28''.

La corsa si conclude domani con la tappa più dura, quella che prevede l'arrivo in salita a Lagunas de Neila.