All'indomani del suo 24° compleanno e a tre giorni dal grande appuntamento dei Mondiali di ciclismo di Wollongong, Tadej Pogačar ha parlato a tutto campo della sfida iridata. Il fuoriclasse sloveno ha tenuto una conferenza stampa insieme al compagno di nazionale Jan Tratnik, in cui ha raccontato le sue ambizioni e le strategie per la corsa di domenica 25 settembre. Pogačar ha pedalato sul percorso e non l'ha trovato così impegnativo da poter mettere davvero alle corde Wout van Aert e Mathieu Van der Poel, i rivali più accreditati per il successo finale.
Il capitano della Slovenia ha però promesso battaglia, nonostante la sua nazionale abbia dovuto contare una lunga serie di defezioni e si sia presentata in Australia con uno schieramento ridotto.
Pogačar con cinque soli compagni
La Slovenia avrebbe potuto schierare otto uomini nella corsa in linea dei Mondiali di Ciclismo di domenica 25 settembre. Molti corridori hanno però dovuto rinunciare, a partire dai big Primoz Roglic e Matej Mohoric. Non avendo a disposizione un bacino così ampio a cui attingere, la Slovenia si è così presentata all'appuntamento iridato con appena sei corridori. Pogačar sarà il leader unico e sarà affiancato da un uomo solido ed esperto come Jan Tratnik, oltre che da Jan Polanc, Domen Novak, David Per e Jaka Primozic.
Pogačar ha promesso un atteggiamento aggressivo e battagliero, nonostante questa chiara inferiorità quantitativa e qualitativa rispetto alle nazionali più forti, come Belgio, Francia e Olanda. Il campione della UAE pensa di poter ripetere la corsa fatta un paio di settimane fa nel Gp Quebec, quando riuscì a battere Wout van Aert allo sprint dopo averlo messo in difficoltà con una serie di attacchi nell'ultimo giro. "Se si parla di Van Aert e Van der Poel, penso che supereranno senza problemi la salita di questo percorso. E' impossibile che non la superino, ma posso stancarli. Sarà una giornata lunga e difficile, dopo 267 chilometri saremo tutti stanchi" ha dichiarato il due volte vincitore del Tour de France.
'La pressione è sugli altri'
Tadej Pogačar ha cercato di ribaltare questa inferiorità numerica della sua squadra vedendola come un possibile vantaggio sul piano strategico. "Belgio, Francia, Italia, Gran Bretagna, Australia, Olanda, sono tutti con otto corridori. Noi siamo due in meno, la pressione per gestire la corsa sarà più su di loro. Eppure penso che siamo qui con uno dei blocchi più forti. Non ci nasconderemo, al contrario, combatteremo per le medaglie con le grandi nazioni. Siamo solo in sei, ma in sei si può fare molto" ha dichiarato Pogačar, che vede i Mondiali di domenica come una corsa di resistenza e ad eliminazione.
"Sarà una gara di logoramento. E' così lunga e difficile che si staccherà un corridore dopo l'altro" ha commentato il campione sloveno.