Arriva dalla staffetta mista la seconda medaglia azzurra nei Mondiali di ciclismo di Wollongong. La più nuova delle specialità del programma iridato, solo alla sua terza edizione, ha visto il sestetto italiano concludere al secondo posto, dopo un acceso testa a testa con la Svizzera e una rimonta che per poco non è stata completata. Gli azzurri hanno perso qualche secondo di troppo nella prima parte della prova, quella con i terzetti maschili, per poi recuperare quando sono scese in strada le donne, spinte dall'oro della crono under 23 Vittoria Guazzini.

La Svizzera è però riuscita a difendere quasi tre secondi di vantaggio e a conquistare così la medaglia d'oro.

Marco Velo: 'Ce la siamo giocata fino alla fine'

La staffetta mista è la più nuova e particolare delle gare dei Mondiali di Ciclismo. È una cronometro a squadre che si compone di due parti. Ogni squadra parte con tre uomini, che compiono la prima metà della corsa per poi lasciare il posto ad un terzetto femminile. Il format è stato studiato appositamente per i Mondiali. Il suo ingresso nel programma iridato ha creato molte critiche, anche perché le maglie iridate messe in palio non saranno mai indossate dai vincitori, visto che la gara non esiste nella normale stagione del ciclismo.

Piano piano, però, le squadre nazionali hanno dato maggior peso a questa staffetta mista, e a Wollongong si sono visti molti big in corsa.

L'Italia, che partiva tra le favorite, ha schierato Filippo Ganna, Matteo Sobrero e Edoardo Affini nel terzetto maschile, e Elisa Longo Borghini, Vittoria Guazzini e Elena Cecchini in quello femminile. Gli uomini hanno concluso la loro fatica con 10'' di ritardo dalla svizzera di Kung, un passivo che le donne hanno limato fino ai tre secondi scarsi del traguardo, portando agli azzurri la medaglia d'argento.

Il Ct del settore crono Marco Velo ha accolto questa medaglia senza rimpianti, nonostante la distanza minima dai vincitori: "Ragazzi e ragazze sono stati bravissimi, ce la siamo giocata fino alla fine" ha commentato il tecnico azzurro.

Affini: 'Medaglia che porta entusiasmo'

Velo ha sottolineato la crescita in questa disciplina, passata dalla medaglia di bronzo della scorsa edizione a questo argento.

"Abbiamo fatto di nuovo dei passi importanti e me li aspettavo. Stamani ero teso, i ragazzi avevano la mentalità giusta. È tutta la settimana che pensiamo a questa cronosquadre per giocarci una medaglia, ma dentro di noi sapevamo di poterci giocare quella più importante e così è stato" ha dichiarato Marco Velo, che poi ha analizzato la prova di Filippo Ganna, particolarmente atteso dopo il deludente risultato della cronometro individuale. "Non avevo nessun dubbio che fosse solo una giornata storta" ha commentato il tecnico del settore crono.

Anche tra i corridori la medaglia d'argento ad appena tre secondi dalla vittoria è stata accolta con pieno entusiasmo e senza recriminazioni. ''È complicato trovare il ritmo in una gara così breve, ma credo che siamo riusciti ad esprimerci tutti al meglio.

La Svizzera allineava un terzetto veramente forte. Logico che si punta sempre alla vittoria, ma abbiamo dato il massimo. Questo argento a 2'' dai primi ci onora, porta entusiasmo e ci dice che stiamo ancora crescendo" ha commentato Edoardo Affini.