Mentre in Spagna continua la Vuelta, il fitto calendario del World Tour del Ciclismo professionistico ha proposto anche un importante appuntamento in Francia, la Bretagne Classic di Plouay. La corsa si è tenuta su un tracciato molto mosso, senza salite lunghe e impegnative, ma con continui cambi di ritmo che hanno creato spettacolo ed azione continua negli ultimi sessanta chilometri. Tra i grandi protagonisti ci sono stati anche i giovani azzurri Andrea Piccolo e Samuele Zoccarato, in fuga insieme a Tratnik fino a quattro chilometri dall'arrivo.

La soluzione è stata in uno sprint tra una trentina di corridori, con la Lotto Soudal che ha lanciato la stella emergente Arnaud De Lie. Il belga non è stato però particolarmente incisivo nel suo sprint ed è stato rimontato facilmente da Wout van Aert, vincitore davanti alle sorprese Laurance e Kamp.

Bretagne Classic, anche Trentin in fuga

La Bretagne Classic ha proposto un percorso un tracciato di ampio chilometraggio, oltre 250 km, con una fitta sequenza di saliscendi, tra tratti tortuosi e tecnici. Al via si sono ripresentati due dei grandi protagonisti del Tour de France, Tadej Pogacar, che è stato del tutto anonimo, e Wout van Aert, che invece ha corso da grande protagonista pur dando l'impressione di non avere una condizione di forma straripante come qualche settimana fa.

Nelle fasi iniziali è partita una fuga con Pierre Rolland, Luke Rowe, Yevgeniy Gidich, Chris Hamilton, Johan Meens e Martin Urianstad. Il sestetto ha guadagnato più di quattro minuti sul gruppo, che ha continuato in maniera regolare fino a poco più di sessanta chilometri dall'arrivo, quando da una serie di scatti sono riusciti ad avvantaggiarsi diversi corridori.

Tra questi anche Samuele Zoccarato, Matteo Trentin, Andrea Piccolo, Jan Tratnik, Rui Oliveira e Aurelien Paret Peintre. I contrattaccanti sono andati a raggiungere i fuggitivi della prima ora, in una corsa che è rimasta molto aperta e fluida sui continui saliscendi del tracciato bretone.

Van Aert vincitore in volata, quinto Fiorelli

A una trentina di chilometri dall'arrivo Wout van Aert, favorito numero uno della vigilia, ha cercato di riaprire la corsa. Il fuoriclasse belga ha sfruttato per un po' il lavoro dei compagni, ma si è trovato presto isolato e ha dovuto entrare in azione in prima persona. Con un paio di accelerate, il campione della Jumbo ha cercato di lanciarsi all'inseguimento, ma non è riuscito a scrollarsi di dosso gli avversari ed ha dovuto desistere. Al comando Jan Tratnik ha tentato l'avventura solitaria, ma è stato raggiunto da Zoccarato e Piccolo, mentre Trentin ha mancato per poco l'aggancio ed è stato raggiunto dal gruppo insieme agli altri inseguitori dei tre battistrada.

Nel circuito finale di Plouay è stato uno scatto di Anthony Turgis a riaccendere la rincorsa del gruppo, con Intermarchè e Lotto che hanno poi collaborato per favorire i propri sprinter Girmay e De Lie. A 4 km dall'arrivo il terzetto è stato raggiunto, ma Tratnik ha trovato delle energie insospettabili per un nuovo scatto sull'ultima salitella di giornata. Lo sloveno è stato però ripreso da van Aert e il gruppo si è riunito con una trentina di corridori, che sono andati a giocarsi la vittoria in volata. La Lotto ha guidato davanti Arnaud De Lie, ma il giovane belga, una delle rivelazioni di questa stagione, non ha esploso una grande volata, probabilmente affaticato da una corsa così lunga e combattuta.

Wout van Aert l'ha rimontato facilmente ed è andato a vincere, con anche il francese Axel Laurance e il danese Alexander Kamp che hanno superato De Lie per occupare la seconda e terza piazza. Da segnalare anche il quinto posto di Filippo Fiorelli, che ha da concretizzato la bella prova di tutta la Bardiani.