Anche se ha chiuso la sua infinita carriera con il Giro di Lombardia dello scorso 8 ottobre, Alejandro Valverde ha accettato l'invito della ASO, la Società del Tour de France, ed è tornato in sella per un evento speciale. Il campione spagnolo è stato una delle stelle del Criterium di Singapore, una gara esibizione che ASO organizza per promuovere il Tour nei nuovi mercati in cui il Ciclismo sta cercando di farsi largo. La corsa si è svolta su un circuito cittadino di un paio di chilometri da ripetere per trenta volte, ed ha visto il successo di Jonas Vingegaard davanti a due vecchi campioni come Chris Froome e Vincenzo Nibali.

A margine dell'evento si sono tenute diverse iniziative e incontri con i media. Alejandro Valverde ha rilasciato un'intervista a Cyclingnews, in cui ha incoronato Remco Evenepoel come numero uno del ciclismo mondiale.

Valverde: 'Remco fa cose che sorprendono tutti'

Dopo aver partecipato al Criterium, Valverde ha parlato del suo addio al ciclismo al termine di una lunghissima e fortunata carriera, e messo a confronto i due fenomeni più straordinari della nuova generazione, Remco Evenepoel e Tadej Pogačar. Nonostante il campione sloveno abbia già messo in bacheca due Tour de France e tre classiche monumento, Valverde ritiene che le dimostrazioni di forza eclatanti con cui ha vinto Liegi, Vuelta e Mondiali, mettano Evenepoel al primo posto.

"Pogačar è eccezionale, ma Remco fa cose che sorprendono tutti. E' superiore a tutti gli altri. Per me è di gran lunga il miglior corridore al mondo in questo momento" ha commentato l'iridato di Innsbruck 2018. "E' impressionante vincere il Mondiale a quell'età, oltre alla Vuelta Espana, la Liegi Bastogne Liegi e la Clasica di San Sebastian" ha dichiarato Alejandro Valverde.

'Non avrebbe senso continuare dopo i 42 anni'

Sul suo ritiro dal ciclismo, il campione spagnolo si è detto convinto di aver scelto il momento giusto per appendere la bicicletta al chiodo. Valverde ha chiuso la carriera con il Giro di Lombardia dello scorso 8 ottobre, dopo vent'anni sempre ad altissimo livello ed oltre cento vittorie, tra cui il Mondiale, quattro Liegi, cinque Freccia Vallone una Vuelta Espana.

Quello che ha sorpreso del campione della Movistar è stata soprattutto la grande competitività che ha caratterizzato anche la parte finale della carriera. Valverde ha compiuto 42 anni in aprile, ma è riuscito ancora ad ottenere grandi risultati in questa stagione, come il sesto posto con cui ha salutato tutti al Lombardia.

"È meglio finire con dei buoni risultati, così le persone ti ricordano come un corridore che ha raggiunto un buon livello dall'inizio alla fine della carriera. Non avrebbe senso continuare dopo aver compiuto 42 anni. Sarei potuto essere ancora competitivo per un'altra stagione, ma va bene così. Devo fare spazio alle nuove generazioni e mi godrò il ciclismo in un altor ruolo" ha spiegato Valverde.

Il campione spagnolo sarà impegnato nello staff tecnico della Movistar. "Sarò coinvolto un po' con i corridori, un po' con i dirigenti e un po' con gli allenatori" ha annunciato Valverde.