Ad appena 32 anni, un'età in cui molti campioni sono nel loro periodo di maggior gloria, Tom Dumoulin è già un ex corridore dal ricco palmares, ma anche dalla sensazione di un talento lasciato in parte incompiuto. Dopo aver raggiunto il top tra il 2017 e il 2018, con la vittoria al Giro d'Italia e il titolo Mondiale a cronometro, Dumoulin ha vissuto stagioni di alti e bassi fisici e psicologici, un ottovolante di emozioni tra incidenti, crisi e rinascite. Il tormentato percorso dell'ultima parte della carriera lo ha portato prima a prendersi una pausa, poi a tornare per vincere una medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo, ed infine ad abbandonare definitivamente il Ciclismo professionistico, svuotato mentalmente e desideroso di una nuova vita.

Ciclismo, l'uscita di scena di Tom Dumoulin

Il precoce addio di Tom Dumoulin, campione in cui tutti hanno sempre riconosciuto un talento e un'eleganza stilistica con pochi pari, ha destato una profonda eco nel mondo del ciclismo, portando anche ad una serie di riflessioni sull'esasperazione della vita degli atleti di punta.

Intervenendo al podcast De Groote Plaat, il tecnico che seguiva Tom Dumoulin nel suo periodo d'oro alla Sunweb, Aike Visbeek, ha svelato alcuni retroscena che avrebbero portato il campione verso la fine della carriera. Visbeek ha raccontato che nel 2018 Dumoulin si impegnò in un programma di corse eccessivo.

Il tecnico olandese aveva spinto il suo corridore a concentrarsi unicamente sul Tour de France, dopo aver già vinto il Giro d'Italia nella stagione precedente.

Dopo diverse discussioni interne, Tom Dumoulin gareggiò invece sia al Giro che al Tour, arrivando secondo in entrambe le corse, e continuò poi la stagione fino ai Mondiali. "Tom non avrebbe mai dovuto correre il Giro nel 2018, perchè avremmo vinto il Tour. Ero del tutto contrario, ma alla fine l'ha corso" ha dichiarato Visbeek.

Visbeek: 'È stata una cosa estrema'

"Ricordo bene la discussione. Inizialmente l'attenzione era sul Tour. Non so se ci fossero degli interessi commerciali, ma anche questo deve aver pesato. Rudi Kemna sosteneva che fosse più facile vincere il Giro, ma ormai lo avevamo già vinto l'anno prima" ha raccontato l'ex tecnico della Sunweb.

Secondo Aike Visbeek, da quell'errore è iniziato il periodo di difficoltà che poi ha condotto Tom Dumoulin all'addio al ciclismo. "Correre quei due grandi giri nel 2018 lo ha distrutto. Era il miglior corridore al mondo nel 2017 e nel 2018, poi ha corso due grandi giri a quei livelli. È stata una cosa estrema, soprattutto per uno come lui. Questo gli è costato molte riserve, è stato un compito disumanamente difficile" ha commentato Aike Visbeek.