La quarta tappa del Giro d'Italia, quella che ieri ha portato il gruppo all'arrivo in salita di Lago Laceno, ha sancito il passaggio di consegne alla testa della classifica generale. Remco Evenepoel non ha difeso la maglia rosa, preferendo far prendere il largo ad una fuga partita a metà corsa e perdere così il simbolo del primato. Il motivo di questa scelta è molto semplice. Il belga vuole risparmiare energie, per sé, ma soprattutto per la squadra, che non appare così invulnerabile. Lasciare la maglia rosa consentirà alla Soudal Quickstep di non dover più controllare la corsa per qualche giorno, un compito che ora vedrà in prima fila la DSM del nuovo leader Andreas Leknessund, ben felice di prendersi questa provvisoria responsabilità e il suo momento di gloria.
Su quanto sta accadendo si sono intanto espressi Alberto Contador e Davide Cassani.
Ciclismo, Contador: 'Penso che Remco volesse fare la differenza'
Proprio la forza della Soudal Quickstep si sta delineando come il motivo tattico più interessante di questa prima parte del Giro d'Italia. La squadra belga è sempre stata orientata a volate e classiche, e non ha una grande tradizione nelle corse a tappe. L'esplosione di Evenepoel sta portando il team a spostare i propri equilibri tattici, un'operazione già iniziata con l'ingaggio di alcuni corridori, come Jan Hirt. La Soudal non ha però la profondità e la qualità dell'organico dei top team come Jumbo Visma e Ineos, da tempo al vertice nelle corse a tappe, e questo si è visto chiaramente nella tappa di ieri a Lago Laceno.
Sulla salita finale, Evenepoel è rimasto sena nessun compagno di squadra, mentre sia Roglic che la coppia Geoghegan Hart - Thomas avevano ancora con sè numerosi gregari.
Questa difficoltà della Soudal Quickstep non appena la strada ha cominciato a salire, lascia qualche perplessità sull'appoggio che il team potrà offrire a Remco Evenepoel nel prosieguo della corsa, e soprattutto nelle decisive tappe di montagna della terza settimana.
"Penso che Remco volesse fare la differenza in questa tappa, ma è una cosa che non sapremo mai", ha commentato Alberto Contador, spiegando che secondo lui il belga è stato costretto ad una strategia difensiva dalle difficoltà dei compagni. "Abbiamo visto come ha sofferto Ilan Van Wilder, Remco è rimasto presto tutto solo, penso che la Soudal Quickstep avrà difficoltà a controllare la corsa", ha aggiunto l'ex campione ed ora opinionista di Eurosport.
Cassani: 'La Ineos è la squadra migliore'
Dello stesso tenore è stato il commento di un altro esperto e autorevole opinionista di ciclismo e del Giro d'Italia, Davide Cassani.
Parlando alla Gazzetta dello Sport, l'ex Ct della nazionale, ha dichiarato che "forse abbiamo scoperto il tallone d'Achille di Evenepoel", spiegando che questo è proprio la squadra che non sembra alla sua altezza. Cassani ha già stilato la sua classifica dei valori in campo tra le formazioni degli uomini che puntano a vincere il Giro. "La Ineos è la squadra con l'organico migliore, e la Jumbo Visma, nonostante le assenze ha una buona squadra per supportare Roglic".
L'ex Commissario Tecnico, che è al seguito della corsa con la Rai, ha la possibilità di vedere da vicino i corridori subito dopo il traguardo, e ha notato che qualcosa sta cambiando in casa Soudal Quickstep.
"Evenepoel da ieri è leggermente più preoccupato, perchè la situazione diventerebbe critica se dovesse ritrovarsi senza compagni di squadra nelle tappe di montagna. Anche il Ds Bramati ieri mi è sembrato un po' preoccupato", ha commentato Cassani.