Il Tour de France si chiude nel segno di Jonas Vingegaard. Il campione della Jumbo-Visma ha vinto lo scontro stellare con Tadej Pogačar, una sfida che ha elettrizzato gli appassionati di ciclismo. Dopo due settimane all'insegna dell'equilibrio, il danese ha risolto il duello a suo favore con due prestazioni straordinarie nella cronometro di Combloux e nella successiva tappa di Couchevel. Vingegaard è apparso più forte e sicuro che mai, freddo nel gestire con un atteggiamento guardingo i tanti scatti di Pogačar, per poi passare con decisione al contrattacco nei punti davvero nevralgici della corsa.

Al traguardo de Le Markstein, la penultima tappa disegnata sulle montagne dei Vosgi, il campione della Jumbo si è finalmente sciolto in una moderata gioia, pur nei suoi modi apparentemente un po' banali e distaccati. Vingegaard ha parlato un po' più a lungo del solito in conferenza stampa, dove ha promesso di tornare al Tour nel 2024 per fare il tris, ma di avere anche altri obiettivi per il suo futuro.

Vingegaard: 'Con Pogačar una rivalità positiva per il ciclismo'

Jonas Vingegaard ha speso le solite e meritate parole di elogio per i compagni di squadra e tutto lo staff della Jumbo-Visma, che in pochi anni lo ha portato da giovane neanche di tanto belle speranze a campione assoluto dei grandi giri.

"Ovviamente sono molto felice di vincere il mio secondo Tour de France. Questo era il mio grande obiettivo quest'anno e vincere in questo modo dopo una così grande battaglia con Tadej Pogačar è fantastico. Devo assolutamente ringraziare la mia squadra. Sono andati alla grande. Avevamo un piano ogni giorno. È molto bello poter premiare il loro lavoro con la vittoria finale”, ha dichiarato Vingegaard.

Il campione danese ha reso merito al suo grande rivale, con cui divide il podio finale del Tour de France per la terza volta di fila. “Penso che sia positivo per il Ciclismo che ci sia una rivalità nella battaglia per la vittoria. È stata una lotta incredibile tra me e Tadej quest'anno. È stato incredibilmente difficile batterlo.

Sono super felice di essere il migliore alla fine”, ha dichiarato Vingegaard, che ha raccontato di aver passato un inverno e un periodo di preparazione molto più lineare rispetto allo scorso anno, e che questo ha influito positivamente sulle prestazioni del Tour de France.

"L'anno scorso ho avuto diversi infortuni in primavera, sono stato anche male. Quest'anno non ho avuto problemi. Questo fa una grande differenza. Inoltre sto ancora crescendo, sto migliorando ogni anno. Non è che io migliori del 20% in un anno, sono dei piccoli passi, e non è che io abbia fatto molto meglio in questo Tour rispetto all'edizione dello scorso anno”, ha spiegato Vingegaard.

Ora la Vuelta insieme a Roglič

Il corridore danese ha raccontato che uno degli aspetti in cui si sente più cambiato è la gestione emotiva della corsa e di tutto quello che gli ruota intorno, a partire dai rapporti con i media, dove all'inizio risultava particolarmente a disagio.

"Due anni fa è stato il mio primo Tour de France. In realtà è stato il primo anno in cui ho ottenuto buoni risultati. Non che prima non fossi un buon corridore, ma non riuscivo a sopportare la pressione che mi esercitavo. Dopo aver imparato ad affrontare questo passo dopo passo, ho anche iniziato a vincere delle gare, sono salito sul podio e ho anche preso sempre più fiducia. Più fiducia in me stesso, ma anche nei rapporti con i media”, ha raccontato Vingegaard, che ha parlato anche del futuro.

Il campione della Jumbo-Visma ha annunciato di voler tornare al Tour nella prossima stagione per tentare il tris consecutivo, ma che il suo futuro non sarà sempre unicamente incentrato sulla Grande Boucle: "Ovviamente ho altri obiettivi, ma il Tour de France è la corsa più importante del mondo.

Il Tour è qualcosa di speciale. Potrebbe essere troppo presto per dirlo ora, ma penso che l'anno prossimo proverò a rivincere il Tour".

Per ora il due volte vincitore del Tour de France ha annunciato, un po' a sorpresa, un cambiamento al suo finale di stagione. La Jumbo-Visma ha confermato che il campione danese correrà la Vuelta España al fianco di Primož Roglič. Vingegaard ha già corso la Vuelta nel 2020. È stata la sua prima presenza in un grande giro di tre settimane, una corsa in cui ha aiutato Roglič, reduce dalla clamorosa sconfitta nell'ultima tappa del Tour, a conquistare il successo finale. La Jumbo si presenterà al via della Vuelta con entrambi i suoi leader per cercare di completare un tris storico, la conquista di tutti e tre i grandi giri nella stessa stagione.