C'è la firma di Remco Evenepoel sul primo arrivo in salita della Vuelta Espana, quello che oggi ha portato la terza tappa sulle strade andorrane di Arinsal. Dopo una fuga che ha visto Damiano Caruso tra i protagonisti, la corsa si è accesa negli ultimi chilometri, quando Juan Ayuso ha attaccato. Gli altri big hanno reagito prontamente, con Evenepoel e la coppia della Jumbo Roglic - Vingegaard che si sono marcati stretti. La salita non ha provocato grande selezione e l'arrivo è stato così in volata. Evenepoel ha ben interpretato il finale, anticipando lo scatto degli avversari per impostare le sue traiettorie nelle ultime curve ed andare a vincere davanti a Vingegaard e Ayuso.

Il belga è però caduto qualche decina di metri dopo l'arrivo, urtando una persona a bordo strada e si è ferito ad un sopracciglio.

Vuelta, Caruso in fuga

Dopo la discussa due giorni di Barcellona in cui è accaduto un po' di tutto, la Vuelta Espana ha proposto già per questa terza tappa il primo confronto in montagna. La corsa è sconfinata ad Andorra per gli ultimi cinquanta chilometri, in cui sono state affrontate le salite al Coll d'Ordino e quella verso il traguardo di Arinsal.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga folta e di alto livello tecnico. Ad inserirsi sono stati Damiano Caruso, Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious), Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe), Andrea Vendrame (AG2R Citroën), Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek), Eduardo Sepulveda (Lotto - Dstny), Pierre Latour (TotalEnergies), Mathis Le Berre (Arkea-Samsic), Jose Manuel Diaz (Burgos-BH) e Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA).

La corsa è poi andata via in modo lineare fino all'ingresso ad Andorra e all'inizio della salita al Coll d'Ordino. Jumbo e Soudal hanno messo un uomo a testa a guidare il gruppo, e i fuggitivi hanno così iniziato la parte più difficile del percorso con meno di tre minuti di vantaggio. La salita al Coll d'Ordino ha presto provocato una netta selezione in testa alla corsa, dove hanno resistito i soli Caruso, Kamna e Sepulveda.

La DSM ha aumentato l'andatura del gruppo, per cercare di portare Bardet in maglia rossa. Il francese ha poi attaccato, ma la sua azione è stata prontamente stoppata prima da Keldermann e poi dalla rincorsa orchestrata dalla Soudal Quickstep.

Evenepoel: 'E' una questione di sicurezza, non è normale'

I fuggitivi hanno scollinato il Coll d'Ordine con meno di un minuto di margine, ma il gruppo ha poi rallentato in discesa e nella prima parte dell'ultima salita, concedendo nuovamente un po' di spazio.

Dopo una fase di studio, la UAE ha rotto gli indugi per alzare il ritmo e preparare l'affondo di Juan Ayuso. La salita non ha però provocato grande selezione ed ha riservato un po' di schermaglie tattiche tra i campioni più attesi. Caruso e Kamna sono stati raggiunti uno dopo l'altro e la Jumbo ha liberato al contrattacco Sepp Kuss, imitata poi dalla UAE con Marc Soler. Kuss ha poi ripreso il suo solito ruolo di apripista di Roglic e Vingegaard, pilotando il gruppo, ancora composto da una ventina di corridori, verso il finale.

E' stato però Remco Evenepoel a leggere meglio di tutti l'arrivo e la sua particolare conformazione. Il belga è scattato anticipando le ultime curve ed è andato a vincere davanti a Vingegaard, Ayuso e Roglic, con anche Mas, il giovanissimo Martinez, Almeida, Vlasov a pari tempo.

Tra i favoriti il solo Geraint Thomas ha deluso, arrivando a 47''.

Il finale un po' particolare, con una discesa e una curva subito dopo il traguardo, e una logistica un po' approssimativa hanno portato ad un clamoroso incidente. Subito dopo l'arrivo Evenepoel è caduto urtando una persona a lato della strada e si è procurato una ferita al sopracciglio. "C'era una curva cinquanta metri dopo il traguardo, è ancora una volta una questione di sicurezza, non è normale. Oggi abbiamo seguito una tattica perfetta, mi sentivo molto bene. Alla fine, sono davvero contento di questa vittoria" ha dichiarato Evenepoel.

Il belga ha conquistato anche la maglia rossa di leader con 5'' su Mas e 11'' su Martinez.