Anche in un momento di pausa dell'attività agonistica, in attesa dell'ultima grande sfida della stagione sulle strade del Giro di Lombardia, Remco Evenepoel resta sempre uno dei campioni più discussi del mondo del Ciclismo.
In un'intervista rilasciata al giornale portoghese O Jogo, l'ex campione del mondo Rui Costa ha parlato della sua amicizia con il giovane belga. Rui Costa ha però anche lanciato una critica al corridore della Soudal Quickstep e al suo tentativo di trasformarsi in uno specialista delle grandi corse a tappe. Il portoghese ritiene una forzatura questo progetto, in cui rivede un errore che lui ha già commesso in passato: "Anche io ho cercato di cambiare ciò che è geneticamente sbagliato".
Queste parole fanno eco a quanto affermato qualche settimana fa da Richard Plugge su Evenepoel. Il Tm della Jumbo Visma, infatti, ha dichiarato che il campione belga è un talento delle classiche.
Rui Costa: 'Con Remco ci siamo allenati spesso insieme'
Nonostante la differenza d'età (14 anni), Rui Costa ha raccontato di aver stretto una bella amicizia con Remco Evenepoel. "Ci siamo allenati spesso insieme. Siamo amici e ci scambiamo messaggi regolarmente. Evenepoel è stato anche il primo a congratularsi con me dopo la vittoria di tappa alla Vuelta", ha dichiarato il 36enne portoghese, uno dei veterani del ciclismo professionistico.
In virtù della sua lunga esperienza, il corridore della Intermarchè ha voluto lanciare una critica che sa di avvertimento al giovane collega.
Nella prima parte della sua carriera, Rui Costa era riuscito a vincere diverse tappe al Tour e alcune corse di una settimana, come il Giro di Svizzera.
Sull'onda di questi successi, Rui Costa aveva provato a trasformarsi in uno specialista dei grandi giri, finendo però sempre per essere respinto dagli scarsi risultati raccolti, e perdendo anche delle opzioni importanti nei suoi terreni di caccia più consolidati.
'Sarà difficile per lui battere Pogacar e Vingegaard'
Secondo Rui Costa, Evenepoel sta commettendo lo stesso errore. "È molto forte ed esplosivo. Ma durante la Vuelta ho detto ai suoi compagni di squadra che penso che sia un corridore per le classiche e le corse a tappe fino a una settimana. Sarà difficile per lui battere Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic nei grandi giri - ha commentato Rui Costa - Lui è molto più forte di me, ma ho provato quello che sta cercando di fare".
Rui Costa ha ricordato il suo fallimento nel tentativo di trasformarsi in uomo da classifica per i grandi giri: "Come lui anche io ho provato a cambiare ciò che è geneticamente sbagliato. Ero un ottimo corridore nelle piccole corse a tappe e nelle gare di un giorno, e volevo cimentarmi anche nei grandi giri. Si è rivelato non essere così semplice".