Matteo Jorgenson è stato uno dei corridori più interessanti emersi nel ciclismo professionistico in questa stagione 2023 da poco conclusa. Dopo aver già messo in mostra delle buone doti al debutto tra i pro, il 24enne americano ha fatto quest'anno un deciso salto di qualità, dimostrando di essere un corridore poliedrico e con margini di miglioramento ancora da scoprire. I buoni risultati e l'impressione di un corridore con un potenziale ancora inespresso, hanno attirato l'attenzione della Jumbo Visma. Jorgenson ha firmato un triennale con il team olandese, lasciando la Movistar senza rimpianti.

"Alla Movistar lo zoccolo duro è vecchio, hanno conosciuto un Ciclismo diverso da quello di oggi" ha dichiarato il corridore americano sulla sua ormai ex squadra.

Jorgenson: 'Alla Movistar hanno conosciuto un ciclismo diverso'

In questo 2023, Matteo Jorgenson ha ben figurato in terreni del tutto diversi, sia nelle classiche fiamminghe, chiudendo quarto ad Harelbeke e nono al Giro delle Fiandre, che nelle brevi corse a tappe, in cui ha conquistato il secondo posto al Romandia. Il corridore americano è stato protagonista anche al Tour de France, in cui ha sfiorato il successo nella prestigiosa tappa del Puy de Dome, quando fu raggiunto in vista dell'arrivo.

Il rapporto con la squadra che lo ha fatto debuttare nel ciclismo professionistico, la Movistar, si è però esaurito al termine della stagione.

Jorgenson ha accettato la proposta arrivata dalla Jumbo Visma, dove troverà una concorrenza interna molto più forte. Il giovane americano è però convinto di aver scelto una squadra che potrà aiutarlo a sviluppare il suo talento più di quanto abbia saputo fare la Movistar. Jorgenson ha raccontato che la sua ormai ex squadra ha una mentalità un po' chiusa e restia all'evoluzione che ha vissuto il ciclismo negli ultimi anni.

"Tutto si riduce al fatto che lo zoccolo duro del team è piuttosto vecchio. Le persone che formano quello zoccolo duro, che sono con la squadra da più tempo, hanno conosciuto un tipo di ciclismo diverso da quello di oggi" ha commentato Matteo Jorgenson.

'Difficile cambiare la mentalità delle persone'

"Negli ultimi dieci anni il ciclismo è cambiato più che nei cinquanta anni precedenti, da quello che ho potuto imparare parlando con corridori e dirigenti.

La squadra fa fatica ad adattarsi ai nuovi standard del ciclismo: il modo in cui corriamo, il modo in cui ci prepariamo" ha aggiunto il corridore americano.

Jorgenson ha raccontato che chi ha cercato di portare nella Movistar delle idee più al passo con i tempi si è scontrato con un muro. "Ho visto persone provare a cambiare questa situazione, ma è difficile e richiede molto tempo. Ad esempio, Patxi Vila ha trascorso quattro anni nel team, fondamentalmente cercando di cambiare le cose. E, in quattro anni, molto poco è cambiato. Questo perché la squadra esiste da molto tempo, il che è anche un bene perchè hanno i loro valori e così sono riusciti ad andare avanti per molto tempo. Ma poi è difficile cambiare le opinioni e i punti di vista delle persone. Quindi, in definitiva, è un problema umano, un problema nel cercare di cambiare la mentalità delle persone" ha dichiarato Matteo Jorgenson.