L'annuncio del tentativo di doppietta tra Giro d'Italia e Tour de France ha messo Tadej Pogacar ancora più al centro dell'attenzione del mondo del ciclismo. Il fuoriclasse sloveno cercherà di concretizzare quell'impresa da leggenda che manca dal 1998, quando a realizzarla fu Marco Pantani. In una divertente video intervista realizzata con Matt Stephens, Pogacar ha parlato del suo progetto, ma soprattutto di tanti aspetti curiosi ed episodi particolari della scorsa stagione, mettendo in mostra una volta di più il suo modo di fare divertente e un po' scanzonato.

Lo sloveno ha rivelato che quella al Fiandre è la vittoria che più gli è rimasta nel cuore, anche se "sul Paterberg mi hanno fischiato", mentre la crisi patita sul Col de la Loze al Tour de France sarebbe arrivata per aver mangiato troppo.

Pogacar: 'Al Lombardia sono andato nel panico'

L'intervista di Matt Stephens a Tadej Pogacar è iniziata nella casa monegasca del campione ed è continuata sulle strade d'allenamento tipiche nei dintorni della città. Il fuoriclasse della UAE ha ricordato la sua vittoria al Giro delle Fiandre, il momento clou della sua stagione e forse dell'intera carriera. "È stata una vittoria davvero speciale. A volte corro con l'adrenalina, è una sensazione speciale, soprattutto nelle Fiandre, anche se sono stato fischiato sul Paterberg" ha raccontato Pogacar.

Il campione sloveno ha ricordato un episodio particolare avvenuto in un'altra classica vinta quest'anno, il Giro di Lombardia. Dopo aver attaccato in discesa, Pogacar è rimasto tutto solo al comando, ma è stato colpito dai crampi ormai ad una decina di chilometri dall'arrivo. Quel problema ha rischiato di far finire in frantumi un successo ormai già in mano.

"Sono andato un po' nel panico, fare l'ultima salita con i crampi sarebbe stato impossibile" ha raccontato Pogacar. Il campione della UAE ha spiegato che la prima ammiraglia della UAE era rimasta attardata dopo aver forato una gomma ed ha temuto di rimanere senza assistenza in un momento così cruciale.

'Mangiare troppo dà lo stesso risultato che mangiare poco'

"Non sapevo se c'era la seconda ammiraglia, ho chiamato via radio ma pensavo che non ci fosse nessuno. Per fortuna è arrivata la seconda ammiraglia, mi hanno dato una bevanda con succo di cetriolo, sale e aceto. Mi ha aiutato davvero" ha raccontato Pogacar, che ha superato i crampi ed è riuscito a conquistare la sua terza vittoria consecutiva al Lombardia.

Il fuoriclasse sloveno è tornato a parlare anche di una delle giornate più difficili della sua carriera: la crisi patita all'ultimo Tour de France sul col de la Loze. Già battuto da Vingegaard nella cronometro di Combloux, Pogacar ha perso ogni speranza di lottare per la maglia gialla crollando sulla Loze.

Il campione della UAE ha spiegato che quella giornataccia è stata dovuto ad un problema nell'alimentazione, ma non ad una crisi di fame. "Penso di aver mangiato troppo durante quella tappa, questo dà lo stesso risultato di aver mangiato poco. Ad un certo punto non ce la fai più e il tuo corpo rifiuta i nutrienti" ha spiegato Tadej Pogacar.