La prima sfida tra i big del Tour de France si è vissuta ieri nel finale della tappa di Bologna, sulle rampe della breve ma durissima salita del San Luca. Mentre Kevin Vauquelin andava a conquistare la vittoria di tappa grazie ad una fuga da lontano, più indietro Tadej Pogacar rompeva l'equilibrio della corsa trovando la pronta reazione di Jonas Vingegaard. Il danese era la grande incognita di questo Tour, ma al primo esame ha dimostrato di essere brillante e pronto nonostante il grave incidente di inizio aprile alla Volta Paesi Baschi. I due hanno scollinato il San Luca da soli a quasi 8 watt/kg, ma sono stati raggiunti nel finale da una dirompente azione di Remco Evenepoel, che si è trascinato dietro Richard Carapaz.

Il livello della corsa è stato stellare, come testimoniano i dati raccolti.

Ciclismo, demolito il record di Roglic

L'attacco di Pogacar, la replica di Vingegaard e la formidabile rincorsa di Evenepoel hanno portato il finale della seconda tappa di ciclismo del Tour de France ad un livello da veri fuoriclasse. La scalata al San Luca è stata di un'intensità straordinaria. Pogacar e Vingegaard l'hanno completata a ritmi da record, demolendo il primato della salita che era stato stabilito nel 2019 da Primoz Roglic, che ieri ha invece un po' deluso su un terreno a lui particolarmente favorevole.

Il tempo segnato da Roglic era di 5'22'', mentre ieri Pogacar e Vingegaard sono volati in cima alla salita in 5'06''.

Anche Evenepoel e Carapaz sono saliti con un tempo inferiore al precedente primato, 5'17''. I due fuoriclasse al comando hanno espresso una potenza di 7.89 watt/kg, un dato enorme che testimonia lo sforzo esplosivo per domare questa rampa breve ma particolarmente impegnativa.

Sivakov: 'La Visma ha bluffato'

Questa entusiasmante scalata al San Luca ha certificato la brillantezza di Jonas Vingegaard.

Su un terreno teoricamente più favorevole all'avversario e con le incognite della lunga inattività dopo l'incidente di aprile, il campione in carica ha risposto con sicurezza e reattività allo sloveno, e non ha avuto tentennamenti nemmeno nella successiva discesa verso Bologna. In casa UAE Emirates nessuno si è scomposto e sorpreso più di tanto per questa prestazione di Vingegaard.

Da Pogacar ai tecnici, fino agli altri corridori, tutti sembravano sicuri di trovare il danese in piena forma. Nel dopo corsa Pavel Sivakov ha parlato di bluff da parte della Visma, del tentativo di nascondersi e dare pressioni agli avversari con i loro dubbi nella marcia di avvicinamento alla corsa.

"Hanno davvero bluffato dicendo che non era pronto, ma non ci credevamo nemmeno noi, sapevamo che se si fosse schierato al via del Tour, sarebbe stato per giocarsi la maglia gialla" ha dichiarato il corridore francese a Cyclism'Actu.