La presentazione del nuovo percorso della Strade Bianche, che si correrà sabato 2 marzo, ha riacceso il dibattito sulla possibilità di promuovere la corsa senese al rango di classica monumento. La nuova edizione della Strade Bianche si disputerà su un tracciato più lungo e difficile, per la prima volta sopra il muro dei 200 chilometri e con uno spettacolare circuito finale che darà modo ai tifosi di assistere a più passaggi. Uno dei campioni che in passato ha vinto la corsa, Philippe Gilbert, si è schierato in maniera nettamente contraria all'ipotesi di dare alla classica toscana lo status di monumento del ciclismo, spiegando che altre gare hanno una storia più lunga.

"San Sebastian e Amstel sono storicamente più importanti" ha commentato sui social l'ex campione belga.

Ciclismo, il no di Philippe Gilbert

Le classiche monumento sono le corse in linea più importanti, storiche e prestigiose del Ciclismo professionistico. Sono cinque corse: la Milano - Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi - Roubaix, la Liegi Bastogne Liegi, il Giro di Lombardia. Tutte hanno una storia più che centenaria, delle caratteristiche tecniche peculiari e un fascino che oltrepassa il tempo e le generazioni di campioni che vi hanno scritto pagine leggendarie.

In uno sport piuttosto tradizionalista come il ciclismo, questa gerarchia con le cinque classiche monumento al di sopra di tutto il resto sembrava intoccabile. Negli ultimi anni, però, la nascita e la veloce ascesa della Strade Bianche, che ha portato qualcosa di realmente diverso nel ciclismo, ha posto l'ipotesi di un possibile allargamento a sei delle monumento.

Philippe Gilbert, che la Strade Bianche l'ha conquistata nel 2011, si è detto completamente contrario a questa promozione della corsa toscana. "La Clasica di San Sebastian e l'Amstel Gold Race sono storicamente molto più importanti come corse" ha sottolineato l'ex iridato. San Sebastian è una corsa relativamente recente, nata nel 1981, mentre la storia dell'Amstel è iniziata nel 1966.

Per contro, la Strade Bianche ha vissuto la sua prima edizione solo nel 2007.

Gilbert ha evidenziato anche un altro fattore contro l'assegnazione dello status di monumento alla Strade Bianche. "Sarebbe un grosso errore mettere tre monumenti in uno stesso paese, mentre l'Uci parla da anni di internazionalizzazione e globalizzazione" ha dichiarato il belga.

Strade Bianche, prima volta sopra i 200 km

Il nuovo percorso della Strade Bianche è stato presentato ufficialmente martedì 30 gennaio a Siena. Il chilometraggio oltrepasserà per la prima volta i 200 km, arrivando a 215, un valore ancora lontano dalle monumento che oscillano tra i 250 e i 300, ma che fa compiere alla corsa un deciso salto di qualità.

I settori di strade sterrate sono 15, per un totale di 71 km. Con queste modifiche uno dei settori solitamente decisivi, il Monte Sante Marie, sarà più lontano dal traguardo. Sarà interessante capire se questo porterà i corridori ad attendere il finale per aprire la battaglia decisiva o se la corsa già qui entrerà nel vivo.

Il finale prevede gli sterrati di Colle Pinzuto e Le Tolfe che saranno affrontati per due volte. Sarà questa la grande novità, un circuito che darà l'occasione al pubblico sulle strade di godersi un doppio passaggio della corsa. L'arrivo resta quello classico in Piazza del Campo a Siena, uno dei più belli e suggestivi dell'intero calendario del ciclismo.