La Dwars door Vlaanderen di ieri ha lasciato il mondo del ciclismo profondamente scosso per l'incidente in cui sono stati coinvolti numerosi corridori di spicco, tra cui Wout van Aert. Il belga è caduto ad una settantina di chilometri dall'arrivo, procurandosi numerose fratture alle costole, alla clavicola e allo sterno. La corsa è stata poi vinta da Matteo Jorgenson, il giovane americano compagno di van Aert alla Visma. Dopo il successo, Jorgenson ha ricevuto alcune critiche sui social per aver attaccato dopo l'incidente, una scelta che alcuni hanno giudicato inopportuna.

"Abbiamo perso il nostro leader, ma avremmo dovuto arrenderci?" ha replicato il corridore americano.

Jorgenson: 'Sono rimasto sotto shock per alcuni secondi'

L'episodio chiave della Dwars door Vlaanderen è avvenuto ad una settantina di chilometri dall'arrivo, mentre il gruppo era lanciato a forte andatura verso il muro del Kanarieberg. Nelle prime posizioni si è verificato un contatto, forse tra la ruota posteriore di Benoot e quella anteriore di van Aert, che ha innescato una rovinosa caduta. A farne le spese sono stati tra gli altri anche Mads Pedersen, Jasper Stuyven, Biniam Girmay e lo stesso van Aert.

Subito dopo la Visma ha propiziato l'azione decisiva, lanciando il gruppetto da cui poi nel finale si è avvantaggiato Matteo Jorgenson.

Il corridore americano ha ricevuto delle critiche per la sua condotta di gara, per quell'azione partita subito dopo la caduta del suo capitano. Jorgenson ha voluto replicare ai detrattori, spiegando che il suo attacco è stato un modo di reagire all'uscita di scena di van Aert e di ripagare e valorizzare tutto il lavoro fatto dalla squadra.

"Riguardo alle critiche ricevute per aver continuato la mia corsa dopo l'incidente. Sono rimasto sotto shock per alcuni secondi perché sono riuscito a malapena a scampare alla caduta. Poi ho provato a fare un click. Mentre salivamo su Kanarieberg sentivo la responsabilità di portare a termine il nostro duro lavoro. Tutte le ore, la pianificazione, le serate e le mattinate di lavoro del nostro staff e ovviamente dei miei compagni di squadra" ha raccontato Jorgenson.

"Dovevamo buttare via tutto? Abbiamo perso il nostro leader, il nostro uomo più forte e il cuore della nostra squadra da classiche. Dovevamo arrenderci? Abbiamo continuato a combattere nel modo in cui anche Wout van Aert avrebbe voluto combattere. Comunque ci vediamo domenica. Cercheremo di rendere Wout orgoglioso come squadra" ha continuato Jorgenson dando appuntamento al Giro delle Fiandre di domenica 31 marzo.

Jorgenson, il salto di qualità nel 2024

Matteo Jorgenson è stato uno dei corridori più ammirati in questo avvio di stagione 2024 del Ciclismo professionistico. Appena passato dalla Movistar alla Visma, l'americano ha mostrato una crescita esponenziale, facendo esplodere quelle qualità di corridore poliedrico già intuite nella squadra spagnola.

Jorgenson ha dimostrato di essere competitivo ad altissimi livelli sui terreni più diversi.

Nel weekend d'apertura della stagione belga è stato grande protagonista alla Het Nieuwsblad, in cui ha inscenato una fuga solitaria annullata solo nel finale. Alla Parigi - Nizza ha poi messo in mostra le sue capacità come uomo da corse a tappe, vincendo la classifica finale davanti ad Evenepoel. Ripresa la stagione delle classiche, Jorgenson ha chiuso al quinto posto ad Harelbeke ed ha vinto la Dwars door Vlaanderen. Il 24enne americano è ora atteso a Fiandre e Roubaix dove, vista anche l'assenza di van Aert, potrà recitare un ruolo di primo piano all'interno della Visma.