Dall'alto di una carriera tra le più ricche e leggendarie e di una personalità particolarmente forte, Tom Boonen resta uno degli osservatori più attenti del mondo del ciclismo professionistico. Parlando ad Het Nieuwsblad, Boonen ha spiegato quanto si sia evoluto il Ciclismo da quando si è ritirato lui, nel 2017, cogliendo anche degli aspetti negativi. Il quattro volte vincitore della Roubaix ha sottolineato come oggi i campioni abbiano un calendario di corse particolarmente stringato, e che questo si rifletta anche sulla bacheca dei trofei. "In una stagione ho messo insieme tutto il palmares che ha Van der Poel", ha dichiarato Boonen riferendosi evidentemente al 2005, il proprio anno di maggior successo.

'Mi sarebbe piaciuto correre ora'

Intervistato dall'ex Ct della nazionale belga, Tom Boonen ha parlato di tutti gli aspetti che sono cambiati nel ciclismo rispetto agli anni in cui era lui ad infiammare questo periodo della stagione. L'ex campione ha raccontato che ai suoi tempi, neanche così lontani, i corridori non erano ben seguiti da tutti gli specialisti dello staff tecnico dei team come lo sono adesso. "Ora è più rilassante fare il corridore. Per fare un esempio, al 1° gennaio la Visma ti dice che il 1° aprile avrai il 5% di grassi. Questo ti dà tranquillità. Per me invece era diverso: dovevo programmare il mio pasto, organizzarmi con il mio fisioterapista. Anche perché ero troppo orgoglioso per essere assistito.

Adesso penso: perché sono stato così stupido da non rendermi conto che si può migliorare lasciandosi guidare", ha dichiarato Boonen, che ha spiegato di apprezzare anche il nuovo modo di affrontare le corse, tatticamente molto aggressivo.

"Mi sarebbe piaciuto gareggiare contro i corridori di oggi. Attaccare da lontano, fare qualcosa di folle che si adatta bene al mio modo di correre", ha commentato l'ex campione.

'Noi prendevamo sessanta grammi di zuccheri'

Boonen ha parlato anche dell'evoluzione che c'è stata nell'alimentazione. "Allora eravamo in un periodo di transizione. C'erano delle conoscenze, ma ora possono applicarle al meglio. Noi facevamo così: sessanta grammi di zuccheri all'ora, il corpo non poteva gestirne di più. Ora è quasi il doppio.

I ciclisti ora mantengono il loro peso anche durante tutto l'anno. Con noi, l'idea era che dovevi "allenarti al lean". In realtà ho avuto fame per dieci anni.

L'ex Campione del Mondo ha poi sottolineato come sia cambiato il programma di corse dei corridori. Un decennio fa era abituale impegnarsi in un fitto calendario di corse per prepararsi agli appuntamento più importanti della stagione. Adesso questo concetto è stato completamente spazzato via, come hanno dimostrano Pogacar, che esordito vincendo alla Strade Bianche, e Van der Poel, che ha debuttato addirittura alla Milano Sanremo giocando un ruolo determinante nella vittoria di Philipsen.

"Oggi i corridori corrono pochissimo. Io in una stagione sono arrivato alla Parigi Roubaix con già quaranta giorni di corse nelle gambe, è come una stagione.

Per essere chiari: in realtà non c'è molto nell'elenco dei risultati ottenuti oggi. Nemmeno con un campione come Van der Poel, ho messo insieme il suo palmares in una sola stagione" ha dichiarato Tom Boonen.

Boonen, uno dei grandi del ciclismo

Tom Boonen è stato uno dei campioni più vincenti nella storia delle grandi classiche. E' stato professionista dal 2002 al 2017, legando quasi tutta la carriera alla Quickstep, dopo una stagione d'esordio vissuta alla Us Postal. Nel suo palmares figurano quattro Parigi Roubaix, tre Giri delle Fiandre, un Mondiale, tre Gand Wevelgem, cinque E3 Harelbeke e sei tappe al Tour de France.

La stagione a cui fa riferimento Boonen nel suo paragone con Van der Poel è verosimilmente il 2005.

Il campione belga vinse quell'anno il Fiandre, la Roubaix e il Mondiale, oltre a due tappe al Tour de France, Harelbeke e il Giro del Belgio. Quello che salta all'occhio è la grande differenza nel numero di corse. Per Boonen era abituale un programma con 70-80 giorni di gara, mentre oggi Van der Poel e gli altri grandi protagonisti del ciclismo a volte concludono la stagione senza arrivare a 50.