Neanche in questo 2024 la Milano-Sanremo ha detto bene a Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno partiva nel ruolo del favorito, alla pari con Mathieu Van der Poel, e con un piano tattico ben preciso e reso pubblico fin dai giorni della vigilia. La sua UAE era attesa a una corsa tutta d'attacco fin dalla salita di Cipressa, una strategia che però si è realizzata solo a metà. Pogacar ha poi attaccato per due volte sul Poggio, ma non è riuscito a fare la differenza e si è dovuto accontentare del terzo posto. A fine corsa, il campione della UAE ha ammesso che la squadra "è un po' mancata sulla Cipressa" e che questo ha portato anche ad una tattica più conservativa sul Poggio.

Pogacar: 'Non è stato tutto perfetto'

Il piano della UAE di infiammare la Cipressa con un ritmo insostenibile non è stato completamente concretizzato, e questo è stato, secondo Pogacar, il punto di svolta che ha cambiato la corsa rendendola più favorevole ai corridori veloci. "Avevamo un piano, lo abbiamo rispettato, ma sulla Cipressa siamo un po' mancati. Alla fine abbiamo dovuto aspettare troppo sul Poggio e la corsa non è uscita così difficile" ha commentato Pogacar.

Il vincitore della Strade Bianche si è detto molto soddisfatto per le sensazioni avvertite durante la corsa. "Ho provato per due volte l'attacco, avevo delle gambe incredibili, ma quest'anno la corsa non era abbastanza dura per noi scalatori.

E' stata una delle corse più facili di sempre. Ho fatto tutto quello che potevo per arrivare al terzo posto, penso che fosse il massimo vista la situazione. Come avevo detto prima della gara: tutto deve essere perfetto e oggi tutto non è stato perfetto, il podio era il massimo risultato raggiungibile", ha commentato Tadej Pogacar con un po' di delusione.

La Milano-Sanremo della UAE Emirates

La UAE Emirates aveva fissato nella salita della Cipressa il punto chiave della corsa per favorire una vittoria di Tadej Pogacar. La squadra si è però un po' disunita prima dell'inizio della scalata, tanto che il campione sloveno si è trovato nelle prime posizioni con il solo Isaac del Toro.

Dopo una fase d'attesa, si sono riportati in testa anche Alessandro Covi e Tim Wellens, mentre sono mancati all'appello Marc Hirschi e Diego Ulissi, due corridori che probabilmente nello scacchiere tattico disegnato dalla UAE avrebbero dovuto dare un contributo importante in questa parte di corsa.

Con queste forse ridotte, la UAE ha tirato a fondo nella prima metà della salita di Cipressa, ma ha poi dovuto rallentare non avendo più altri uomini oltre a Pogacar e Wellens. Per questo la squadra emiratina non ha potuto prendere in mano la situazione fino ai piedi dell'ultima salita, il Poggio. Wellens ha atteso la parte centrale della scalata, dando il là al forcing che ha lanciato il primo attacco frontale di Pogacar.

Lo sloveno è stato subito seguito da Van der Poel, ed ha poi tentato un nuovo scatto partendo più da dietro. Il Campione del Mondo lo ha di nuovo raggiunto allo scollinamento, e dopo i tentativi di Mohoric, Sobrero e Pidcock, la conclusione è stata in volata, con Philipsen che ha vinto davanti a Matthews e Pogacar.