A tre giorni dalla Parigi-Roubaix, una delle classiche più antiche e leggendarie del ciclismo professionistico, l'organizzazione ha confermato una piccola, ma molto importante novità nel percorso. Prima dell'ingresso nella Foresta di Arenberg, il punto più iconico ma anche pericoloso della corsa, i corridori dovranno affrontare una secca chicane. Questa modifica è stata introdotta per cercare di rallentare la velocità del gruppo e mitigare gli effetti delle frequenti cadute che avvengono sul pavè. I corridori si sono spaccati sulla bontà di questo intervento.

Mentre Tim Declerq si è fatto portavoce della richiesta di modificare il percorso e ritiene che la chicane consentirà un passaggio più sicuro e a velocità più ridotta, Mathieu Van der Poel ha postato un messaggio tanto laconico quanto eloquente: "Ma è uno scherzo?"

Vanmarcke: 'Così diventa ancora più pericoloso'

La modifica del percorso per rallentare la velocità con cui viene affrontata la Foresta di Arenberg è stata chiesta da molti corridori, scossi dai numerosi e gravi incidenti avvenuti negli anni scorsi. "Sono uno dei corridori che hanno chiesto all'ASO di intervenire", ha dichiarato Tim Declerq al giornale Het Laatste Nieuws.

“È pazzesco, la Foresta di Arenberg peggiora anno dopo anno. Molte carriere sono finite per colpa sua. Qualcosa doveva cambiare. Tutti dicono che il Ciclismo dovrebbe essere più sicuro. Ma non appena qualcuno avanza una proposta, vengono evidenziati gli svantaggi. Anche questo è tipico del ciclismo. Con una chicane la velocità con cui il gruppo entra nella Foresta è limitata a 30 o 35 km all'ora.

Non dico che non ci saranno più cadute, ma le conseguenze saranno meno gravi. È una bella differenza rispetto ai settanta all'ora che raggiungiamo adesso", ha spiegato il corridore della Lidl Trek.

Di tutt'altro avviso si è detto Sep Vanmarcke, grande interprete della Roubaix che ha lasciato il ciclismo professionistico nella scorsa stagione.

"Con la chicane diventerà ancora più pericoloso. Dovrebbero studiare la planimetria e trovare un'altra strada. Se si arriva dal lato della Foresta di Arenberg e si prende la curva a destra è già sicuro. Basta che mi chiamino e gli farei vedere le strade", ha commentato Vanmarcke.

Concisa quanto chiara è stata l'opinione espressa da Mathieu Van der Poel, campione in carica della Roubaix e favorito della corsa di domenica. "Ma è uno scherzo?", ha scritto il vincitore del Fiandre sui social a proposito di questa novità nel percorso.

La novità della chicane

La modifica del percorso della Parigi-Roubaix riguarda l'ingresso al tratto di pavè della Foresta di Arenberg, ad un centinaio di chilometri dall'arrivo.

In questo settore, completamente dritto e con pavè malmesso, si sono spesso verificati degli incidenti, e la velocità con cui lo si affronta ha moltiplicato i rischi e le conseguenze delle cadute. Per cercare una soluzione a questo problema, l'organizzazione ha deciso di far affrontare una serie di curve appena prima dell'ingresso nel pavè.

Subito dopo aver superato il passaggio a livello che si trova poche decine di metri prima della Foresta, i corridori dovranno girare a destra, quindi affrontare una svolta a 180 gradi e un'altra curva a destra che immetterà nel tratto di pavè. Con questa modifica, richiesta da molti corridori, il gruppo dovrebbe entrare nella Foresta a velocità molto ridotta, limitando quindi le conseguenze delle eventuali cadute, sempre frequenti in questo passaggio.

Alcuni corridori, tecnici e giornalisti, ritengono però che il problema non sarà eliminato ma solo spostato. Entrare in testa in questa serie di curve sarà cruciale e la battaglia per prendere le prime posizioni in vista della chicane potrebbe creare nuovi pericoli e incidenti.