Il passaggio di Remi Cavagna dalla Soudal Quickstep alla Movistar è stato uno dei colpi più interessanti dell'ultimo mercato del ciclismo professionistico. Il corridore francese contava di trovare maggior spazio personale e di diventare un punto di riferimento nella nuova squadra, ma dopo pochi mesi si è dovuto ricredere completamente. Al termine della prova a cronometro del Campionato nazionale, svolta ieri in Normandia e chiusa al quarto posto, Cavagna si è sfogato con L'Equipe, sostenendo che la Movistar "mi ha fatto fare un passo indietro".

'La Quickstep non mi è piaciuta e qui le cose vanno allo stesso modo'

Al termine della scorsa stagione, Remi Cavagna ha deciso di lasciare la Soudal Quickstep a causa delle incomprensioni sulla definizione dei programmi di corse. Passando alla Movistar con un contratto triennale, il corridore francese era convinto di diventare un uomo centrale nelle gerarchie del team, e di poter fare un ulteriore salto di qualità. Le cose, invece, non hanno funzionato come pensava Cavagna. "Ero venuto alla Movistar per progredire, invece in pochi mesi mi hanno fatto fare un passo indietro" si è lamentato il francese a L'Equipe.

Cavagna ritiene che la Movistar non lo stia valorizzando e che questo influisca sui suoi risultati deludenti.

"Al Giro del Belgio non sono stato in grado neanche di arrivare tra i primi cinquanta, non è il posto che valgo. Questo però sembra che non stia preoccupando nessuno, a parte me" ha raccontato il francese, che si è trovato nella stessa situazione che aveva portato all'addio alla sua ex squadra.

"La Soudal Quickstep non mi è piaciuta, mi cambiavano i programmi di corse e non riuscivo a concentrarmi su degli obiettivi precisi.

Qui va allo stesso modo. Sono deluso, immaginavo qualcosa di diverso. Se cambi i programmi ad un corridore allora è meglio non ingaggiarlo" ha dichiarato Cavagna, che non sa ancora se sarà selezionato per correre il Tour de France.

"Lo davo per scontato, poi non ho più ricevuto nessuna notizia" ha commentato il corridore francese, che contava di ritagliarsi una giornata da protagonista nelle cronometro o in qualche fuga del Tour.

Cavagna ha riscontrato anche dei problemi di ambientamento a causa della lingua. "Nella squadra c'è il blocco spagnolo. Io ho cercato di imparare, ho fatto dei corsi e riesco a capire, ma quando devo esprimersi mi sento un po' limitato. In questo momento io non sto dando niente a loro e loro non stanno dando niente a me" si è lamentato Cavagna.

La carriera di Remi Cavagna

Classe '95, francese di Clermont Ferrand, Remi Cavagna si è segnalato fin dalle categorie giovanili con un grande specialista delle prove a cronometro. E' passato al Ciclismo professionistico nel 2017 con la Quickstep ed ha vissuto tutta la prima parte della carriera nel team belga, sotto i suoi vari nomi. Da questa stagione è stato ingaggiato dalla Movistar con un contratto triennale.

Tra i suoi risultati più importanti spiccano i due titoli nazionali a cronometro, una tappa alla Vuelta Espana, una al Giro di Romandia e una al Giro di Polonia. Ha rappresentato la Francia a Mondiali e Olimpiadi, arrivando settimo nella crono iridata di Imola 2020 e diciassettesimo in quella Olimpica di Tokyo 2021.