L'avvicinamento all'evento clou della stagione del ciclismo professionistico, il Tour de France che scatta il 29 giugno da Firenze, è scandito da corse e allenamenti, ma soprattutto da lunghi periodi di preparazione in altura. Rimanere per diverse settimane in alta quota prima delle corse più importanti è ormai un caposaldo del Ciclismo moderno e tra le squadre più attente a questo punto c'è senz'altro la Visma Lease a Bike. La squadra olandese gestisce tutto con una programmazione curata nei minimi dettagli che viene stilata fin dal ritiro invernale.

Ogni corridore sa già da mesi come e dove si allenerà per ogni giorno della sua stagione e in questo calendario hanno un ruolo predominante proprio i ritiri in altura. Gran parte dei corridori della Visma che andranno al Tour de France hanno appena passato tre settimane a Sierra Nevada, e faranno un altro soggiorno in alta quota dopo il Delfinato e prima del via della Grande Boucle.

Visma, due periodi di altura prima del Tour de France

La Visma Lease a Bike ha portato a Sierra Nevada, in Spagna, cinque dei corridori selezionati per il Tour de France: Sepp Kuss, Matteo Jorgenson, Dylan Van Baarle, Steven Kruijswijk e Tiesj Benoot. Insieme a loro hanno pedalato anche Wilco Kelderman, Ben Tulett e Johannes Staune Mittet, che non sono convocati per il Tour, ma che potrebbero subentrare nel malaugurato caso di qualche problema per i titolari.

A completare la squadra potrebbero esserci Wout van Aert e Jonas Vingegaard, i cui progressi dagli infortuni dei mesi scorsi dovranno però essere valutati nei prossimi giorni. Gli ultimi posti per il Tour sono stati riservati a Christophe Laporte e Jan Tratnik, che hanno preso parte al Giro e non sono andati quindi in altura.

Jorgenson e compagni hanno passato tre settimane ad allenarsi ai duemila metri ed oltre di Sierra Nevada. Grazie al profilo Strava del corridore americano è possibile farsi un'idea della mole di lavoro affrontata dai Visma. In ventuno giorni Jorgenson ha coperto 2.421 chilometri con 58.524 metri di dislivello.

Il ritiro di Sierra Nevada si è concluso in tempo per permettere a Jorgenson e compagni di presentarsi al via del Giro del Delfinato, la corsa francese in programma dal 2 al 9 giugno e che rappresenta un banco di prova in vista del Tour.

Tra la fine del Delfinato e il via del Tour, i Visma faranno un altro periodo di altura per presentarsi a Firenze al top della forma.

Jorgenson: 'Per ora punto a classiche e corse di una settimana'

Matteo Jorgenson è stato uno dei corridori più interessanti emersi nella prima parte della stagione del ciclismo. Già rivelatosi un anno fa con la Movistar, ha fatto un enorme salto di qualità passando alla Visma Lease a Bike. Il corridore americano si è dimostrato particolarmente versatile, competitivo sia nelle classiche fiamminghe che nelle brevi gare a tappe, come dimostrano le vittorie alla Dwars door Vlaanderen e alla Parigi Nizza. Fin dall'inverno la Visma lo ha inserito nella squadra per il Tour de France, e in molti sono incuriositi dal ruolo che potrà ricoprire e dall'evoluzione che potrà avere in futuro.

Parlando a Wielerevue, Jorgenson ha raccontato di avere dei dubbi sulle sue possibilità di diventare un corridore da grandi corse a tappe. "Non sono convinto di poter essere un corridore da primi cinque in classifica di un grande giro. In quelli che ho fatto ho visto che livello devono mantenere gli uomini di alta classifica. Io ho sempre avuto degli alti e bassi. Quando avrò finito un grande giro in cui sono stato bene tutti i giorni allora potrò pensare di puntare alla classifica generale. Sono un corridore versatile, ma per ora continuerò a concentrarmi su classiche e corse di una settimana, nei grandi giri voglio diventare un aiutante affidabile", ha risposto Jorgenson.