Lo strapotere assoluto che Tadej Pogacar ha imposto in questa stagione, e soprattutto al Tour de France, ha suscitato entusiasmo tra gli appassionati ma anche le solite chiacchiere da bar che si ripetono ciclicamente su chi cannibalizza i grandi giri. La sua voglia di vincere sempre e comunque, anche con la maglia gialla ormai al sicuro, non è piaciuta ad alcuni opinionisti ed ex corridori. Tom Dumoulin l'ha giudicato "un po' arrogante", mentre una delle figure più controverse del ciclismo, Lance Armstrong, ha consigliato a Pogacar di non esagerare per non suscitare dubbi sulla trasparenza delle sue prestazioni.
Sulle esternazioni di Armstrong è intervenuto anche l'ex professionista Philip Gaimon, che ha dichiarato: "Pogacar non deve mai e poi mai ascoltare Armstrong su nulla".
Armstrong: 'Tadej, non dare una ragione per dubitare di te'
Nel Tour de France che si è concluso domenica scorsa a Nizza, Tadej Pogacar non ha lasciato che poche briciole agli avversari. Oltre alla classifica generale, il fuoriclasse sloveno ha vinto anche sei tappe, di cui le ultime tre consecutive. Il dominio del campione della UAE non ha precedenti nella storia del ciclismo, visto che neanche Eddy Merckx era riuscito a vincere ben 12 tappe in un anno tra Giro e Tour, fermandosi invece a 11.
Nella parte finale del Tour, quando Pogacar continuava la sua razzia di tappe nonostante una maglia gialla ormai certa, Lance Armstrong ha consigliato allo sloveno di non esagerare nelle sue dimostrazioni di forza.
"Non dare alla gente una ragione per odiarti, non dare una ragione per dubitare di te" ha dichiarato Armstrong nel suo podcast The Move.
Le esternazioni del texano hanno suscitato diverse reazioni nel mondo del ciclismo. Philip Gaimon, professionista dal 2006 al 2016, ha dichiarato che i pareri e i consigli di un personaggio come Armstrong non dovrebbero essere mai presi in considerazione e che i dubbi su Pogacar si basano sul nulla. "Non ascoltare mai e poi mai Lance Armstrong su nulla", ha dichiarato Gaimon nel suo podcast.
Gaimon: 'Sono passati quasi trent'anni dai record di Pantani"
Secondo l'ex corridore non si può dubitare delle prestazioni di Pogacar solo perchè ha battuto dei record vecchi di decenni o perchè ha vinto tappe a ripetizione.
"La gente continua a fare questi paragoni sui tempi di scalata. Guardano le salite di Pantani, Lance e Ulrich e dei corridori di quella generazione. Naturalmente, Pogacar ne ha demoliti un sacco quest'anno. C'è chi dice che è un brutto segno, ma sono passati trent'anni da quando sono stati fatti quei record. Pensa se tornassimo a pedalare sulla bici di Pantani in questo momento su per una salita. Tutto è progredito. Tutti gli sport sono progrediti, la tecnologia è progredita, l'aerodinamica, i materiali", ha commentato Gaimon, secondo cui non c'è da stupirsi del crollo dei vecchi tempi di scalata.
"Poi si entra nel campo dell'alimentazione e dell'allenamento. Ogni sport diventa più veloce con il passare del tempo.
Sto dicendo che Tadej è pulito? Non lo conosco personalmente, ma vedo molti commenti del tipo: 'amico, non essere ingenuo, lo fanno tutti'. No, non è così. Non è assolutamente vero. Conosco ancora molti corridori nel gruppo, sono molto amico di alcuni che hanno ottenuto dei grandi risultati quest'anno e mi fido ciecamente", ha dichiarato Gaimon.