Le tappe pirenaiche che hanno infiammato il weekend del Tour de France e regalato due giorni di grande ciclismo, hanno lanciato Tadej Pogacar verso la conquista della sua terza maglia gialla. Sia nella tappa di sabato a Pla d'Adet che in quella domenicale a Plateau de Beille, il fuoriclasse sloveno ha vinto nettamente il confronto diretto con Jonas Vingegaard, che contava di trovare su queste lunghe salite il terreno ideale per far svoltare la corsa a suo favore. Invece, Pogacar ha spazzato via la concorrenza portando ad oltre tre minuti il suo vantaggio in classifica generale, al termine di prestazioni eclatanti.

La maglia gialla ha stabilito i nuovi record di scalata sia a Pla d'Adet che a Plateau de Beille, demolendo i tempi stabiliti dai campioni del Ciclismo del passato. Parlando alla Gazzetta dello Sport, Vincenzo Nibali ha commentato questo eccezionale innalzamento di livello, motivandolo soprattutto con la grande evoluzione che c'è stata nell'alimentazione. "Oggi i corridori hanno un carburante che noi, con barrette a panini, ci sognavamo" ha dichiarato l'ex campione.

Nibali: 'Oggi si guarda anche il grammo di pasta'

Questo straordinario balzo nelle prestazioni dei corridori ha fatto molto discutere nel mondo del ciclismo. Sulla salita di Plateau de Beille, Tadej Pogacar ha abbassato di quasi quattro minuti il tempo record fatto segnare da Marco Pantani nel 1998, un divario davvero abissale considerando anche che campioni come Contador, Nibali e Froome non erano riusciti ad avvicinarsi alla prestazione del Pirata romagnolo.

Nibali ha spiegato che adesso il livello nel ciclismo professionistico si è molto alzato rispetto ad una decina di anni fa, quando lui ha vinto il Tour de France. Il motivo, secondo l'ex campione, è da ricercare soprattutto nella grande attenzione che ora viene messa nell'alimentazione. "Oggi si guarda anche il singolo cucchiaio di olio e il grammo di pasta.

In corsa si assumono fino a 100 - 120 grammi di carboidrati all'ora. Un carburante che noi, con le barrette e i panini, ci sognavamo" ha dichiarato Vincenzo Nibali.

Pauwels: 'Una delle migliori prestazioni della storia del ciclismo'

Parlando alla tv belga Sporza, anche l'ex corridore Serge Pauwels ha analizzato questo eccezionale progresso nelle prestazioni.

Pauwels ha concordato con Nibali sull'importanza dell'alimentazione nel ciclismo moderno, ma ritiene che ci siano diversi altri fattori altrettanto decisivi. L'ex corridore ha spiegato che a Plateau de Beille l'andamento tattico della corsa ha favorito un tempo da record. La Visma ha tenuto altissima l'andatura fin dal primo metro della scalata con Jorgenson, a cui è poi subentrato Vingegaard fino allo scatto decisivo di Pogacar. La salita è stata affrontata senza nessuna pausa, senza tempi morti e rallentamenti, e questo ha creato le migliori condizioni possibili per il record.

"Gli anni novanta erano l'era del doping, ora questo è stato sostituito dagli allenamenti in altura. Una bici allora pesava circa otto chili, ora sei chili e ottocento grammi.

Tutti i corridori ora hanno dei piani nutrizionali e assumono 120 grammi di carboidrati all'ora, un tempo non se ne preoccupavano, erano forse 50" ha spiegato Pauwels, che ha dato una grande importanza anche all'avvento dei misuratori di potenza. "Riis è stato uno dei primi ad usarlo, ora ce l'hanno tutti" ha commentato Pauwels, che ritiene quella di Pogacar a Plateau de Beille una delle prestazioni più straordinarie della storia del ciclismo. "Ha fatto 6.8, forse 6.9 watt per chilo, è senza dubbio una delle prestazioni più forti mai viste in una corsa" ha dichiarato Pauwels.