Dan Bigham è pronto a partecipare per la seconda volta ad un evento olimpico nel ciclismo su pista, ma con un ruolo molto diverso rispetto all’ultima edizione. A Tokyo 2020, il 32enne britannico prese parte alla rassegna a cinque cerchi come ingegnere delle prestazioni per il team della Danimarca. A Parigi 2024 Bigham sarà invece protagonista in pista con la Gran Bretagna, facendo parte del quartetto dell'inseguimento a squadre, insieme ai compagni di squadra Ethan Hayter, Ollie Wood, Charlie Tanfield ed Ethan Vernon. L’obiettivo sarà quello di riportare in patria la medaglia d’oro, dopo che a Tokyo la Gran Bretagna fu battuta proprio dalla Danimarca in semifinale.

La storia di Dan Bigham, l’esordio come ingegnere della Formula 1 e l’ingresso nel ciclismo

Dan Bigham è un ingegnere con specializzazione in aerodinamica e la sua carriera nel mondo sportivo ha inizio in Formula 1, dove lavora per il team Mercedes. Nel 2018 entra a far parte della squadra di ciclismo della Gran Bretagna, dove trova però una netta resistenza sulla possibilità di svolgere un doppio ruolo. Infatti, come racconta in un’intervista a BBC Sport, un allenatore gli disse: “Puoi essere un corridore o un ingegnere, non puoi fare entrambe le cose”. Bigham decise così di rinunciare alla nazionale e di fondare una propria squadra di ciclismo su pista, il Team Huub-Wattbike, protagonista di diverse vittorie nella Coppa del Mondo.

Questa sua fortunata avventura terminò però nel 2019, quando l’UCI cambiò il regolamento e restrinse alle sole nazionali la partecipazione alla Coppa del Mondo.

Il viaggio olimpico di Dan Bigham, da Tokyo 2020 a Parigi 2024

Nel 2019 Bigham ricevette la chiamata della Danimarca, pronta a puntare su di lui per rilanciare il team.

Divenne così ingegnere delle prestazioni della squadra danese, con cui partecipò alle Olimpiadi di Tokyo 2020, testando in prima persona l'aerodinamica delle bici e facendo le prove nel velodromo insieme agli atleti. L’esperienza ottenuta con la Danimarca permise a Bigham di crescere come atleta e di tornare a mettersi in luce anche in patria, quando nel 2022 venne assunto come ingegnere dal team Ineos Grenadiers.

Con il supporto della squadra, fondamentale per portare avanti il doppio ruolo, arriva la svolta nella carriera di Bigham, che ottiene il primo grande risultato da ciclista, facendo registrare un nuovo record mondiale dell'ora, 55,548 km. Un primato che viene poi superato pochi mesi dopo da Filippo Ganna (56,792 km), supportato nel lavoro aerodinamico proprio da Bigham.

A questo punto le porte della nazionale britannica si spalancano, anche grazie all’arrivo di nuovo responsabile. Bigham entra così a far parte stabilmente del quartetto dell'inseguimento a squadre, ottenendo un titolo mondiale e due titoli europei. A Parigi 2024 Bigham potrà realizzare il sogno di conquistare un titolo olimpico da atleta, qualcosa di impensabile fino a pochi anni fa, come ha raccontato a BBC Sport: “Se alle scorse Olimpiadi mi avessero detto che avrei potuto vincere una medaglia in quelle successive, avrei risposto che non avrei nemmeno partecipato. Ci sono stati momenti in cui ho pensato che avrei potuto fare solo l'ingegnere, invece ora sono pronto a gareggiare, è incredibile”.