Dopo aver subito una sorprendente sconfitta sul Massiccio Centrale, Tadej Pogacar ha ripreso il suo ruolo di padrone del Tour de France proprio quando Jonas Vingegaard sembrava pronto a sferrare l'affondo per dare concretezza alla sua rimonta. Nella prima tappa pirenaica, quella con arrivo a Saint Lary Soudal Pla d'Adet, la UAE ha corso con grande intensità, preparando l'attacco della maglia gialla prima con il ritmo di tutti i compagni e poi con un primo affondo di Adam Yates. Vingegaard non è riuscito a rispondere allo scatto, ma soprattutto non è andato in crescita come suo solito e alla fine ha pagato 39'' di ritardo da Pogacar, che ha vinto una tappa pesantissima.

Nel dopo corsa il fuoriclasse della UAE ha raccontato di aver agito d'istinto e che la strategia in realtà avrebbe previsto un attacco solo nelle battute finali della tappa.

Pogacar: 'Volevamo la tappa'

Il piano di Pogacar e della UAE mirava essenzialmente a controllare la corsa per vincere la tappa, prendere l'abbuono e guadagnare eventualmente una manciata di secondi sullo scatto finale.

Invece, la maglia gialla è entrata in azione nella parte centrale della salita ed ha insistito con grande efficacia capendo che per Vingegaard non era la giornata migliore. "Ho fatto d'istinto. Volevamo correre per la tappa. Il piano era solo quello di rendere lo sprint più duro, ma così è molto meglio" ha dichiarato Pogacar, che a metà salita ha chiesto a Yates di andare in avanscoperta..

"Ci siamo trovati improvvisamente in questa situazione. Adam ha attaccato e la Visma ha dovuto tenere sotto controllo la situazione. Poter andare dietro ad Adam mi ha dato un aiuto" ha spiegato Pogacar, ringraziando la squadra per il grande lavoro odierno. "La vittoria è per i compagni" ha continuato a maglia gialla.

Pogacar è apparso più euforico che mai per questo successo, probabilmente perchè la sconfitta rimediata tre giorni fa a Le Lorian aveva messo qualche dubbio nella sua testa su una possibile rimonta di Vingegaard.

"Quello che è successo oggi è un’ottima cosa. Sono molto felice. Voglio mantenere questo slancio e questa energia, oltre a delle buone gambe. E soprattutto questo vantaggio e questa posizione in classifica" ha commentato lo sloveno.

Il Tour arriva sui Pirenei

Con la 14° tappa, il Tour de France ha cambiato completamente scenario portando i corridori alla sfida con i Pirenei. Il percorso ha proposto tre grandi salite, Tourmalet, Hourquette d'Hancizan e l'arrivo a Saint Lary Soudal - Pla d'Adet. Nella fase iniziale si sono susseguiti gli scatti, che hanno portato ad una fuga di una ventina di corridori tra cui anche Van der Poel, Kwiatkowski, Gaudu, Lazkano e Healy. La UAE Emirates ha però preso subito la testa del gruppo con l'intenzione di non far prendere troppo vantaggio ai battistrada.

La corsa si è così assestata sul Tourmalet e l'Horquette d'Hancizan, con la fuga via via a selezionarsi e il gruppo guidato sempre dai compagni di Pogacar.

Sulla salita finale Healy è rimasto da solo al comando, ma con il gruppo maglia gialla troppo vicino. LA UAE ha ben interpretato tatticamente la salita di Pla d'Adet, imprimendo prima un forte ritmo con Almeida e poi mandando in avanscoperta Adam Yates. La mossa ha costretto Vingegaard a spendere il suo ultimo gregario, Jorgenson, finchè Pogacar ha piazzato il suo classico scatto violento guadagnando subito qualche decina di metri. Lo sloveno ha ripreso Yates, che gli ha dato una piccola mano, ma ha poi rilanciato quasi subito isolandosi al comando.

Vingegaard è sembrato reagire e recuperare, ma dopo aver staccato Evenepoel, ha finito in calando. Negli ultimi tre chilometri più veloci, Pogacar ha ulteriormente aumentato l'intensità della sua azione, mentre il danese è apparso molto in affanno ed ha perso terreno prezioso. Il fuoriclasse sloveno ha così centrato un risultato pesantissimo, vincendo con 39'' di vantaggio sul rivale e 1'10'' su Evenepoel, tallonato da Rodriguez, un buon Ciccone e Buitrago.

In classifica generale Pogacar riprende grande vigore. Ora lo sloveno ha 1'57'' su Vingegaard e 2'22'' su Evenepoel, mentre Ciccone ha confermato il suo ottavo posto.