Mentre gli uomini di classifica del Tour de France stanno vivendo un paio di giorni di tregua, con i velocisti che si sono presi il centro della scena, nel mondo del ciclismo continua a far parlare l'episodio che ha visto come protagonisti Joao Almeida e Juan Ayuso durante la scalata del Galibier. La UAE Emirates era impegnata in un forcing in testa al gruppo per preparare l'attacco di Tadej Pogacar, ma stranamente Juan Ayuso si era sfilato nelle ultime posizioni. Vedendo il compagno così indietro, Almeida l'ha richiamato con dei gesti molto plateali.

Lo spagnolo si è quindi riportato in testa ed ha fatto la sua parte di lavoro a favore del capitano, riuscendo però anche a concludere la corsa al terzo posto. Dopo un paio di giorni, Ayuso ha parlato di quanto accaduto sul Galibier e si è mostrato un po' infastidito dai modi di fare del compagno. "I gesti di Almeida non erano necessari" ha dichiarato il giovane spagnolo ad AS, spiegando di puntare ad una vittoria di tappa.

'In squadra non ci sono problemi'

Vedendo l'atteggiamento di Juan Ayuso sul Galibier, in molti hanno pensato ad una certa insofferenza del corridore spagnolo a sacrificarsi nel ruolo di gregario di Pogacar. Mentre Adam Yates, Joao Almeida e tutto il resto della squadra si è speso senza riserve per il capitano unico, Ayuso è sembrato in certi frangenti fare una corsa a parte per non sprecare troppe energie e salvare in qualche modo il suo piazzamento nei piani alti della classifica generale.

Nel gesto di richiamo di Almeida molti opinionisti hanno letto una piccola spaccatura all'interno della UAE Emirates. Parlando ad AS, Juan Ayuso ha negato problemi con i compagni, ma si è mostrato infastidito per i modi teatrali con cui gli si è rivolto il compagno di squadra sul Galibier. "In squadra le cose sono tranquille.

Non ci sono problemi. E' vero che a volte certi gesti non sono necessari e in quel momento non erano necessari, ma è così" ha dichiarato il corridore spagnolo.

Ayuso ha raccontato che la strategia della UAE era quella di preparare il terreno per l'attacco di Pogacar. "Grazie a questo ha potuto fare la differenza e raggiungere il traguardo da solo.

Io sapevo di poterci essere, ma è stata una sorpresa vedere il gruppetto ridotto solo a cinque o sei corridori. Vedere la selezione che abbiamo fatto ci dà fiducia" ha dichiarato Ayuso.

As ha ricordato al corridore della UAE che vincendo una tappa diventerebbe il più giovane spagnolo a conquistare una frazione del Tour de France. "Vincere una tappa è un sogno e un obiettivo che mi sono prefissato" ha commentato Ayuso.

Juan Ayuso, il debutto al Tour

Per Juan Ayuso questo è il debutto assoluto al Tour de France. Classe 2002, catalano, Ayuso è una delle grandi stelle emergenti del Ciclismo spagnolo, che con lui e Carlos Rodriguez sogna di rinverdire i fasti dell'era Contador - Valverde. Ayuso ha già corso due volte la Vuelta Espana, salendo sul terzo gradino del podio nel 2022 e concludendo quarto lo scorso anno.

In questa stagione ha vinto la Volta Paesi Baschi, è arrivato secondo alla Tirreno Adriatico e quinto al Giro di Romandia.