L'avvento dei misuratori di potenza nel mondo del ciclismo professionistico ha cambiato radicalmente il modo di concepire e programmare gli allenamenti. Questi strumenti danno in tempo reale i dati dei wattaggi espressi dagli atleti e sono ormai usati da tutti i professionisti del Ciclismo ed anche da molti cicloamatori. Intervenendo a Bicycling, l'allenatrice di USA Cycling Kristen Arnold, ha raccontato che questi strumenti sono utili non solo negli allenamenti intensi, ma anche nei giri di recupero, un'attività spesso sottovalutata ma che è essenziale nella costruzione della miglior prestazione possibile.

Arnold ha consigliato di fare un paio di giri di recupero a settimana nella cosiddetta zona 1, con un'intensità bassa. "Le pedalate di recupero possono aprire delicatamente i capillari, promuovere il flusso sanguigno, aiutare l'adattamento del corpo all'allenamento e prepararlo per la sessione di allenamento del giorno successivo" ha dichiarato Kristen Arnold.

Arnold: 'Bene anche sui rulli'

Secondo Kristen Arnold un buon giro di recupero in zona 1 deve essere di circa 30 - 75 minuti, su un percorso più pianeggiante possibile e con poche fermate come semafori o passaggi trafficati. Sono da evitare, invece, i percorsi collinari. "Meglio fare più giri dello stesso circuito pianeggiante piuttosto che un unico che prevede delle salite" ha consigliato Arnold, spiegando che in questi giri bisogna pedalare al di sotto del 55% della propria potenza di soglia funzionale.

L'allenatrice di Usa Cycling ha spiegato che per questi giri è utile anche pedalare sui rulli, anzichè uscire.

Sam Boardman, corridore del team continental Project Echelons, ha raccontato di fare un paio di giri di recupero a settimana in zona 1. "Li faccio quasi sempre il lunedì e il venerdì. Il più delle volte, questi giri consistono nel giocare con i miei amici per vedere chi riesce ad ottenere il wattaggio più basso durante l'uscita.

Forse non è la tecnica più efficace, ma quando dico facile intendo davvero facile" ha commentato Boardman.

Il misuratore di potenza nel ciclismo

Nel ciclismo professionistico è ormai una consuetudine vedere i corridori che osservano i dati del misuratore di potenza durante le corse, soprattutto in salita. Questo dispositivo serve a misurare la forza che l'atleta esercita sui pedali.

L'unità di misura è il watt. Lo strumento viene collegato ad un ciclocomputer montato sul manubrio e fornisce così i dati in tempo reale.

Il suo uso è particolarmente importante sia in allenamento che in gara. I corridori si allenano spesso seguendo le cosiddette zone, le fasi di diversa intensità dello sforzo che si possono seguire facilmente con i dati forniti dal misuratore. In gara, con il misuratore i corridori hanno un parametro oggettivo che permette loro di sapere quanto potranno prolungare lo sforzo che stanno producendo e questo permette di gestire l'intensità della pedalata senza rischiare una crisi improvvisa.