Le Olimpiadi di Parigi 2024 verranno ricordate anche per la decisione, presa dal comitato organizzatore dei Giochi, di rinunciare all'aria condizionata nelle stanze del Villaggio Olimpico. Una scelta indubbiamente nobile anche perché motivata dai problemi riguardanti l'emergenza climatica. Il problema deriva dal fatto che gli organizzatori dei Giochi Olimpici, ora, sono costretti a rispondere alle accuse di aver dato vita a un'Olimpiade 'a due livelli': il motivo? C'è chi ha pagato per avere delle unità mobili di climatizzazione, inclusa la delegazione francese, mentre c'è chi sta soffrendo il caldo.

Olimpiadi Parigi 2024 più ecologica e senza aria condizionata, ma non mancano le polemiche

La questione riguardante la mancanza dell'aria condizionata era già ampiamente nota prima dell'inizio delle competizioni. Gli organizzatori, nel nobile tentativo di ridurre al massimo le emissioni totali di carbonio, avevano promesso che le stanze degli atleti sarebbero state mantenute, comunque, fresche attraverso un sistema di alimentazione geotermico che pompava acqua fredda sotto gli edifici. Anche il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, aveva sottolineato come, pur avendo molto rispetto per il comfort degli atleti durante il soggiorno nelle loro stanze, le Olimpiadi di Parigi dovessero rappresentare un esempio dal punto di vista ambientale.

Purtroppo, però, non mancano le lamentele perché se nei primissimi giorni dei Giochi la temperatura è stata abbastanza fresca su Parigi, il caldo, ora, si sta facendo sentire. Una giocatrice rumena di tennis tavolo, Bernadette Szocs, ha dichiarato che lei e i suoi compagni di squadra hanno dovuto tenere le porte delle terrazze aperte per tutta la notte nel tentativo di avere un po' di refrigerio.

L'organizzazione dei Giochi ha consigliato agli atleti di bere molti liquidi, aprire le finestre durante le ore notturne e tenere le persiane chiuse durante il giorno. Seppur con riluttanza, gli organizzatori hanno acconsentito a fornire delle unità temporanee di aria condizionata che sarebbero state addebitate come spese extra.

La medaglia d'oro nel nuoto Thomas Ceccon si è lamentato delle condizioni ambientali

Anche fra gli atleti azzurri non sono mancate le lamentale riguardanti le condizioni ambientali del Villaggio Olimpico. La medaglia d'oro olimpica nei 100 metri dorso di nuoto in corsia, Thomas Ceccon, ha sottolineato che nel Villaggio non c’è l'aria condizionata, fa caldo e si mangia male. Molti atleti si spostano per questo - ha confermato il campione olimpico - non è un alibi, è la pura cronaca di ciò che forse non tutti sanno ed è giusto raccontare'. Pur precisando che non si tratta di fornire alibi o giustificazioni, nel Villaggio Olimpico gli atleti non si trovano a loro agio.

Thomas Ceccon, quindi, ha confermato le condizioni ambientali difficili del Villaggio Olimpico: dopo la splendida medaglia d'oro conquistata nei 100 metri dorso, il 23enne campione originario di Thiene (Vicenza) non è riuscito a compiere l'impresa di qualificarsi per la finale sulla distanza doppia, restando fuori dai magnifici otto solamente per nove centesimi.