Alla vigilia del grande evento della corsa di Ciclismo su strada delle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma sabato 3 agosto, Mathieu Van der Poel ha raccontato come ha vissuto questo ultimo periodo di preparazione all'appuntamento, in cui è tra i principali favoriti. Concluso il Tour, il Campione del Mondo di ciclismo è rimasto ad allenarsi in Belgio e non ha neanche partecipato alla ricognizione del percorso parigino. VDP ha raccontato di essersi pentito delle scelte fatte per queste Olimpiadi. Il corridore olandese aveva a disposizione il posto sia nella gara di mountain bike che nella prova su strada in linea, ma dopo una lunga riflessione ha deciso di concentrarsi unicamente sulla seconda.

Dopo aver visto la gara di mtb, vinta da Thomas Pidcock, Van der Poel ha dichiarato di essere stato costretto a sacrificare la mtb. "Se avessi avuto scelta avrei fatto la gara di mountain bike a Parigi, mi sono pentito di non esserci stato" ha commentato.

VDP: 'A Los Angeles il ritorno in mountain bike'

Portare avanti parallelamente la carriera nel ciclismo su strada e in mountain bike si è rivelato molto complicato per Mathieu Van der Poel. Il campione olandese ama da sempre spaziare tra strada e fuoristrada, ma nel grande evento delle Olimpiadi di Parigi 2024 combinare le due discipline non è stato possibile. I pochi giorni di pausa tra la gara di mountain bike, che si è disputata lunedì 29 luglio, e quella in linea su strada, che si correrà sabato 3 agosto, la necessità di preparare in maniera adeguata le corse e gestire il passaggio da una bici all'altra, hanno consigliato di fare una scelta dolorosa e concentrarsi su un solo obiettivo.

Dopo una lunga riflessione, Van der Poel ha deciso nei mesi scorsi di rinunciare alla mountain bike e di fissare il mirino solo sulla gara di ciclismo su strada.

VDP ha ora ammesso che quella scelta gli è costata molto e che non la rifarebbe. "Mi sarebbe piaciuto correre la gara di mountain bike alle Olimpiadi di Parigi. Se avessi avuto davvero scelta, allora avrei preferito la mtb.

Tuttavia, questa stagione è stata un po' problematica a causa delle circostanze. Mi sono pentito di non aver fatto quella gara" ha ammesso Mathieu Van der Poel, che pensa già ad un nuovo progetto per la prossima edizione dei Giochi, quella di Los Angeles 2028.

"Non ho più gareggiato in mountain bike dopo la preolimpica dell'anno scorso, spero di farlo più spesso in futuro.

Se il percorso della gara in linea dei Giochi di Los Angeles sarà impegnativo allora per me sarà più facile scegliere e concentrarmi prima sulla mountain bike. Tra quattro anni probabilmente sarò vicino alla fine della mia carriera, sarebbe bello correre in mountain bike alle Olimpiadi" ha dichiarato Van der Poel.

'Ricognizione inutile'

Il fuoriclasse della Alpecin ha raccontato anche di aver passato in Belgio il periodo tra la fine del Tour e la corsa di domani. "Ho fatto degli allenamenti davvero duri, intensivi ed esplosivi. Ne ho sempre bisogno quando esco da un grande giro a tappe. Ho anche usato una bici nuova, quindi volevo essere vicino al nostro servizio di assistenza in Belgio e anche per questo non sono andato in Spagna" ha spiegato Van der Poel, che passa abitualmente dei lunghi periodi di allenamento sulle coste iberiche.

Contrariamente agli altri favoriti della corsa di domani, Mathieu Van der Poel ha deciso di disertare la ricognizione del percorso parigino. L'organizzazione delle Olimpiadi ha chiuso le strade al traffico per un paio d'ore, permettendo così di pedalare al sicuro nel circuito finale e studiarne le caratteristiche. I corridori hanno però dovuto sottostare a delle regole particolari durante questa ricognizione, pedalando in gruppo a non più di trenta all'ora. "Non trovo per niente utile pedalare sul percorso in questo modo, ha senso solo farlo ad un ritmo più alto" ha commentato Van der Poel per motivare la sua assenza.