Anche alle Olimpiadi di Parigi 2024 il velodromo si è dipinto d'azzurro. Dopo quelle di Viviani a Rio 2016 e del quartetto dell'inseguimento a Tokyo 2021, per la terza edizione consecutiva la spedizione italiana del Ciclismo su pista ha conquistato una medaglia d'oro. A centrare l'impresa, inaspettata ed anche per questo di forte impatto emotivo, sono state Vittoria Guazzini e Chiara Consonni. Nella madison di ieri, venerdì 9 agosto, la coppia azzurra ha costruito un vero capolavoro e sovvertito i pronostici della vigilia con una prova di grande carattere.

Guazzini e Consonni sono partite forte, hanno poi avuto un momento di difficoltà, ma hanno cambiato l'inerzia della corsa con un attacco istintivo in cui si sono giocate il tutto per tutto. "All'inizio eravamo un po' perse, la scritta Italia sul nostro petto ci ha dato tutta la motivazione del mondo", ha confessato Guazzini nell'euforia del dopo corsa.

Consonni: 'Vittoria ha messo anche quello che non avevo io'

Pur contando su due atlete di alto livello come Vittoria Guazzini e Chiara Consonni, la madison non sembrava la corsa a cui il ciclismo azzurro potesse chiedere la medaglia d'oro in queste Olimpiadi di Parigi 2024. L'avvicinamento a questa prova è stato infatti un percorso ad ostacoli, con la sostituzione all'ultimo momento di Elisa Balsamo, che sarebbe dovuta essere titolare ma che è arrivata a questi Giochi in precarie condizioni.

L'improvvisata coppia Guazzini - Consonni ha però buttato il cuore oltre l'ostacolo, arrivando con grinta, carattere e un pizzico di follia ad un traguardo inaspettato. Le due azzurre hanno iniziato marcando punti pesanti nei primi due sprint, poi hanno avuto un momento critico. "All'inizio eravamo un po' perse, ma non volevo andare in panico", ha raccontato Guazzini, 23enne pisana che vanta anche un titolo mondiale a cronometro under 23 ed è stata il motore della coppia azzurra.

"Poi ho visto la scritta Italia sul nostro petto e questo mi ha dato tutta la motivazione del mondo. Ad un certo punto ho spento il cervello e mi sono detta: vai a tutta", ha continuato Guazzini, che è partita in caccia e in una decina di giri ha completato con Consonni il riaggancio al gruppo.

La coraggiosa azione delle azzurre è valsa 20 punti e la testa della classifica.

L'euforia ha dato nuovo slancio a Consonni e Guazzini, che si sono subito reinserite nella mischia conquistando altri punti pesanti e lanciando un messaggio chiaro alle altre coppie. Guazzini ha messo il sigillo conquistando di forza il penultimo sprint, che ha di fatto consegnato la medaglia d'oro alle azzurre. "Abbiamo vinto più con il cuore che con le gambe, non ho parole. Vittoria ha messo in pista anche quello che non avevo io", ha raccontato nel dopo corsa Chiara Consonni.

Oro 24 anni dopo Bellutti

Questa medaglia d'oro nella madison di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini colma un vuoto che per il ciclismo su pista azzurro femminile durava da ben 24 anni.

Le uniche medaglie conquistate dall'Italia nei velodromi olimpici erano quelle della bolzanina Antonella Bellutti.

Bellutti vinse la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale alle Olimpiadi di Atlanta '96, una spedizione trionfale per il ciclismo azzurro con le vittorie di Martinello e Collinelli. La bolzanina conquistò un altro oro a Sidney 2000 nella corsa a punti. Quella era stata l'ultima medaglia del ciclismo su pista femminile alle Olimpiadi.