Dalle pagine del sito francese Cyclisme Actu, l'ex campione del ciclismo Bernard Hinault ha lanciato una pesante critica a Jonas Vingegaard. Hinault ha vissuto un'epoca del Ciclismo in cui i principali protagonisti si impegnavano tra corse a tappe, classiche di ogni tipo, mondiali, con la voglia di vincere sempre ed ovunque. L'ex campione francese ha spiegato di apprezzare i corridori che oggi interpretano le corse in questo modo e di non condividere le scelte di Jonas Vingegaard, che già a metà agosto ha chiuso la sua stagione rinunciando ai Mondiali.

"Vingegaard non ama il ciclismo come dimostrano di fare Pogacar ed Evenepoel" ha dichiarato Hinault.

Hinault: 'Anche altri corridori, come Vingegaard, dopo il Tour smettono di lottare'

Bernard Hinault ha spiegato di non concepire che un campione come Vingegaard si disinteressi ad un evento come i Campionati del Mondo di ciclismo, soprattutto quest'anno che il percorso sembrava dargli l'occasione di lottare davvero per la vittoria. "Non è il primo a farlo. Anche in passato altri corridori dopo il Tour de France si sono detti che la vita è bella e hanno smesso di lottare" ha dichiarato Hinault, secondo il quale un campione dovrebbe avere l'istinto di competere sempre.

"Possiamo chiederci se a loro piace davvero il ciclismo.

Quando ti piace, allora ti piace anche correre e vincere. Vingegaard dà l'impressione di non amare il ciclismo come Pogacar o Evenepoel" è stato il secco commento di Hinault.

L'ex campione ha sempre esternato tutta la sua ammirazione per Tadej Pogacar, e vede lo sloveno come il grande favorito per i Mondiali di ciclismo di Zurigo, che si correranno domenica 29 settembre.

"Con tutto quello che è riuscito a vincere dall'inizio di questa stagione, lo vedo come favorito ai Mondiali. Poi metto Evenepoel, quindi ci sarebbe stato Vingegaard e infine Roglic" ha dichiarato Hinault.

'Pogacar ha preparato bene i suoi obiettivi'

Hinault ha raccontato di aver seguito la carriera di Pogacar fin dalle categorie giovanili e di essere rimasto subito colpito dalle sue qualità.

"Lo vidi quando vinse il Tour de l'Avenir. Da allora ha confermato tutta la sua forza. Quest'anno è in gran forma, ha preparato i suoi obiettivi molto bene. Dopo il Tour non è andato alle Olimpiadi perché ha un unico obiettivo in mente: la maglia di Campione del Mondo a Zurigo" ha dichiarato l'ex campione francese, a cui è stato chiesto un parere sulle vittorie a ripetizione di Pogacar e sul rischio di monotonia in un ciclismo in cui vince sempre il favorito della vigilia.

"Vedere vincere sempre Pogacar è sgradevole? No, un campione deve prima di tutto compiacere se stesso, non gli altri. Questo talento così grande e questo predominio fanno sognare. Se lo chiedete a Merckx vi dirà certamente la stessa cosa.

Ci piacciono i combattenti e lui lo è" ha risposto Bernard Hinault.

Ciclismo, il confronto Pogacar - Vingegaard

Seguendo i numeri delle stagioni di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, la critica di Bernard Hinault al danese sembra un po' forzata ed eccessiva. Anche se Vingegaard non ha mai puntato veramente a classiche e mondiali, obiettivi che non sono molto nelle sue corde da un punto di vista tecnico, nelle scorse stagioni ha complessivamente messo insieme più giorni di corse rispetto allo sloveno. Nel 2021, quando è iniziata la sfida tra i due, Vingegaard ha corso per 58 giorni, nel 2022 per 54, toccando il picco lo scorso anno con ben 67. Nel 2024, complice l'infortunio ai Paesi Baschi, ha chiuso con solo 44 giorni di corsa.

Pogacar, che ha caratteristiche che gli consentono di spaziare tra obiettivi molto diversi, ha fatto 60 giorni nel 2021, 54 nel 2022, 49 nel 2023 e chiuderà questa stagione con 58.