Il periodo delle classiche del Nord del ciclismo professionistico porta con sé tante novità riguardanti i componenti delle biciclette. Il contesto delle grandi corse di primavera mette a dura prova i materiali, costringendo a soluzioni particolari e innovative per sopportare le sollecitazioni dei terreni più difficili, come il pavé. Uno degli aspetti su cui le squadre e i fornitori stanno lavorando di più è quello relativo agli pneumatici.

Se qualche anno fa si cercava di correre con gomme sempre più strette per ottenere vantaggi aerodinamici, ora le ricerche hanno ribaltato questa tendenza, confermando che uno pneumatico più largo garantisce una minor resistenza al rotolamento senza influire in maniera significativa sulla capacità di penetrare l'aria.

Nella sua consueta rubrica su Het Nieuwsblad, l'ex corridore Sep Vanmarcke ha raccontato che nel mondo del Ciclismo pro stanno arrivando anche pneumatici larghi ben 40 mm, quasi il doppio di quelli abitualmente usati qualche anno fa. "Il fornitore del team di Van der Poel ha lanciato uno pneumatico da 40 mm che fa risparmiare non meno di 80 watt sul pavé", ha dichiarato Vanmarcke.

Vanmarcke: 'Dai 19 millimetri di una volta ai 30 di adesso, e non è finita'

Sep Vanmarcke ha raccontato che questa rivoluzione sugli pneumatici è ancora lontana dalla sua meta. "Tanto tempo fa, i corridori avevano pneumatici larghi 19 millimetri, nei miei primi anni li usavo da 23 millimetri. Ora quasi tutti li hanno da 30 millimetri.

Posso dire che non finisce qui", ha dichiarato l'ex corridore belga.

Vanmarcke ha spiegato che, oltre alla minor resistenza al rotolamento, gli pneumatici più larghi dei vecchi da 23 millimetri garantiscono anche altri vantaggi. "Anche su un asfalto apparentemente liscio, uno pneumatico sobbalza sempre un po', il che in realtà fa volare la ruota in aria per delle frazioni di secondo, perdendo energia.

Gli pneumatici larghi assorbono meglio le asperità della strada, questo gli consente di continuare a rotolare meglio", ha spiegato Vanmarcke.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla capacità aerodinamica, che però non incide in maniera così significativa, contrariamente a quanto si pensava un tempo. "Più largo è uno pneumatico, meno aerodinamico è.

Ma questo svantaggio sembra essere molto limitato. Ora si stanno costruendo cerchi più larghi appositamente progettati per pneumatici più larghi, e questo svantaggio è stato completamente eliminato", ha dichiarato Vanmarcke.

In futuro pneumatici sempre più larghi nel ciclismo

Questi particolari tecnici sono ovviamente molto rilevanti per quelle corse che affrontano il pavé, come le classiche fiamminghe. Vanmarcke ha spiegato che questa continua ricerca ha portato a progettare degli pneumatici larghi ben 40 millimetri, che darebbero un vantaggio enorme sul pavé.

"Pirelli, il fornitore del team di Mathieu van der Poel, ha, lanciato sul mercato uno pneumatico da 40 millimetri. Il sito web Cyclingnews ha confrontato quello pneumatico con quello da 30 millimetri.

Quello da 40 fa risparmiare non meno di 80 watt di resistenza al rotolamento sui ciottoli. Con lo svantaggio aerodinamico, lo pneumatico più largo offre comunque un vantaggio di 76 watt a quaranta chilometri orari, il che è enorme", ha commentato Sep Vanmarcke, dando una misura concreta del vantaggio che potrebbe garantire questo nuovo prodotto. "Questa è la differenza tra riuscire a seguire Pogačar ed essere staccati dal gruppo", ha spiegato l'ex corridore.

Mathieu Van der Poel non potrà però usare da subito questo nuovo pneumatico da 40 millimetri. La sua bicicletta Canyon non può infatti montare delle ruote così larghe da permettere l'utilizzo di queste gomme. Vanmarcke si è, però, detto convinto che il futuro del ciclismo sia negli pneumatici ancora più larghi di quelli attuali.