Una delle più interessanti novità tecniche che sono salite alla ribalta nelle ultime stagioni del Ciclismo professionistico riguarda la larghezza degli pneumatici. Se una volta la dimensione standard era di 23mm di larghezza, ora si è passati all'utilizzo di pneumatici da 30mm, e in alcune situazioni ancora oltre. Il motivo di questa evoluzione è nella maggior scorrevolezza e aderenza che garantiscono le gomme più larghe, ribaltando l'idea in voga fino a qualche anno fa che privilegiava i presunti vantaggi aerodinamici degli pneumatici stretti.

Parlando a Cyclingnews, Mathieu Van der Poel ha raccontato di non essere stato un innovatore nell'uso degli pneumatici più larghi, ma di aver insistito a usare la dimensione da 28mm. "Si vedono già corridori con pneumatici da 35mm alla Roubaix, mi chiedo dove si andrà a finire" ha commentato l'ex campione del mondo di ciclismo.

'Con gli pneumatici larghi si usano pressioni inferiori'

Mathieu Van der Poel ha spiegato di aver seguito un po' pigramente la strada tracciata dagli altri corridori nell'uso degli penumatici più larghi. "L'anno scorso ero uno dei pochi che continuava a usare pneumatici da 28 millimetri di larghezza, semplicemente perché mi piacevano" ha raccontato il vincitore della Milano - Sanremo, che comunque non ha minimizzato i vantaggi di questa evoluzione tecnica.

"L'anno scorso la squadra aveva già utilizzato pneumatici larghi 30 millimetri, quindi è sicuramente una tendenza. Il grande vantaggio degli pneumatici più larghi è che puoi utilizzare pressioni di gonfiaggio inferiori e questo fa una grande differenza sul pavé" ha dichiarato Mathieu Van der Poel. Il gonfiaggio a una pressione inferiore consente infatti di ammortizzare meglio le vibrazioni prodotte da un terreno sconnesso come il pavè.

"Probabilmente quest'anno userò pneumatici larghi 30 millimetri nelle classiche" ha aggiunto VDP.

"La differenza non è così grande, ma se la si confronta con uno pneumatico largo 23 millimetri, allora sì, è una differenza enorme" ha dichiarato il campione olandese, riflettendo sui possibili sviluppi futuri. "Mi chiedo dove si andrà a finire.

Si vedono già corridori con pneumatici larghi 35 millimetri a Roubaix, sono davvero larghi. Ma penso anche che ci sia un limite, si arriverà a un punto in cui se le metti ancora più larghe, non sarai più veloce" ha commentato il vincitore della Sanremo.

Il programma di Van der Poel

Dopo la vittoria alla Milano - Sanremo del 22 marzo, Mathieu Van der Poel è ora pronto a dare l'assalto alle classiche del nord. Il prossimo appuntamento del fuoriclasse olandese è la E3 Saxo Classic di Harelbeke, in programma venerdì 28 marzo, dove lo attende una nuova sfida stellare con Pogacar, Ganna e anche van Aert. Van der Poel correrà poi il Giro delle Fiandre e la Parigi Roubaix del 6 e 13 aprile, ma potrebbe anche aggiungere all'ultimo momento un'altra classica al suo programma, come la Gand Wevelgem o la Dwars door Vlaanderen.

Con la Parigi Roubaix dovrebbe concludersi questa prima parte di stagione. Nella seconda, Van der Poel correrà sicuramente il Tour de France, ma non i Mondiali di ciclismo su strada, privilegiando la rassegna iridata di mountain bike.