Assente dalle corse ormai da un mese e mezzo, Jonas Vingegaard continua la sua preparazione lontano dai riflettori e incurante delle critiche ricevute negli ultimi tempi. Dopo il ritiro, causa caduta, alla Parigi Nizza, il campione danese di ciclismo ha saltato la Volta Catalunya e rinunciato alle classiche delle Ardenne e al Romandia, appuntamenti che ad un certo punto sembravano poter entrare nel suo programma per ovviare alla lunga lontananza dalle corse. Invece, Vingegaard e la Visma hanno deciso di allenarsi senza parendere parte a nessuna gara fino al Delfinato del prossimo giugno, attirando diverse critiche dalla stampa.
Il giornalista belga Michel Wuyts lo ha chiamato in causa in maniera molto diretta per questa sua lunga latitanza e per la sua voglia di concentrarsi unicamente sul Tour de France. Tim Heemskerk, preparatore di Vingegaard, ritiene che questo approccio porterà i suoi frutti al momento opportuno, dando al suo corridore un vantaggio rispetto a Pogačar e al resto della concorrenza.
Heemskerk: 'Questo approccio funziona per lui'
Dopo il ritiro alla Parigi Nizza dello scorso 14 marzo, Jonas Vingegaard è sparito dalle scene del ciclismo. Il due volte vincitore del Tour ha osservato qualche giorno di riposo per recuperare dal trauma cranico riportato, e ha poi ripreso ad allenarsi in Danimarca. Nelle ultime settimane, Vingegaard ha effettuato alcune ricognizioni sul percorso del prossimo Tour, e ora sta per raggiungere Sierra Nevada per un periodo di preparazione in altura.
Il campione danese scenderà dalle montagne spagnole a pochi giorni dal via del Delfinato, che sarà l'unica corsa a cui parteciperà da qui al Tour de France. Tra Delfinato e Tour, Vingegaard tornerà di nuovo in quota, ma a Tignes.
Questa lunga assenza dalle corse, con un approccio mirato unicamente al Tour, ha attirato le critiche di Michel Wuyts e di parte della stampa del ciclismo. "Vingegaard, dove sei? Fatti vedere in una classica!" ha commentato il giornalista belga.
In un'intervista a Velò, Tim Heemskerk, preparatore di Vingegaard, ha risposto a questo attacco. "Sappiamo che questo approccio funziona per lui" ha dichiarato Heemskerk. "Capiamo che la gente preferirebbe vederlo gareggiare in altre corse oltre che al Tour de France, ma stiamo elaborando un piano che in passato ha funzionato" ha aggiunto il preparatore.
'Non siamo influenzati da Pogačar'
"Jonas era già in buona forma alla Parigi-Nizza, ma non ancora in forma come per il Tour de France, perché non era ancora stato in quota. Dopo essere stato con la squadra in Sierra Nevada a maggio, lo porteremo ad alto livello. Ha funzionato anche nel 2022 e nel 2023", ha sottolineato Heemskerk ricordando le due vittorie di Vingegaard al Tour de France.
Tim Heemskerk ha aggiunto che Vingegaard e la Visma non si fanno condizionare io intimorire dai successi in serie e dall'approccio opposto di Pogačar, che ha vissuto un'intensa e scintillante stagione di classiche primaverili. "Quello che fa Pogačar non influenza il nostro approccio. Lui può fare quasi tutto, quindi non ha senso preoccuparsene.
Noi controlliamo ciò che possiamo controllare" ha detto Heemskerk, ritenendo questo il programma poco appariscente di Vingegaard più proficuo in vista del Tour de France.
"Con questo periodo di allenamento e poi con la Sierra Nevada abbiamo un vantaggio su Pogačar e sui nostri rivali. Tra poche settimane Vingegaard sarà in vantaggio rispetto alle stagioni precedenti" ha commentato Heemskerk. "Non vogliamo essere in forma troppo presto e, sebbene il Delfinato sarà un'analisi importante, abbiamo ancora molto tempo nelle tre settimane successive. In quota vogliamo fare un ultimo piccolo passo" ha concluso Heemskerk.