Cresce il dibattito sulla mini Imu, l'ultima arrivata tra le imposte che vanno a pesare sulle tasche degli italiani tra la fine dei 2013 e l'inizio del 2014. Ma di cosa si tratta? Chi la dovrà pagare, e quando? Vediamo di dare alcune informazioni utili.
Mini Imu: cos'è
Come è noto, l'Imu sulla prima casa è stata ufficialmente cancellata con il decreto legge 30 novembre 2013, n. 133. Ma non si tratta di un'abolizione totale: in oltre 2300 Comuni italiani i proprietari sono chiamati a pagare una quota residua di Imu, perchè le amministrazioni hanno alzato l'aliquota sull'abitazione principale rispetto a quella base prevista per legge, pari al 4 per mille.
A quanto ammonta la mini Imu?
La tassa va pagata nella misura del 40% della differenza risultante tra l'aliquota del 4 per mille e quella decisa dal Comune di appartenenza (il restante 60% rimane a carico dello Stato).
Per sapere se è necessario pagare, occorre quindi informarsi sull'aliquota deliberata dal proprio Comune. Il gettito complessivo dell'imposta ammonta a oltre 440 milioni di euro.
Mini Imu: scadenze e modalità per il pagamento
La scadenza per il pagamento della mini Imu era fissato inizialmente per il 16 gennaio 2014. Tale termine è stato prorogato nella legge di stabilità a venerdì 24 gennaio 2014.
E' possibile versare l'imposta utilizzando il modello F24 oppure il bollettino di conto corrente postale Imu, numero 1008857615, che è valido per tutti i Comuni interessati.
Saccomanni sulla mini Imu
In un intervento riportato su Il Sole 24 Ore, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni definisce la mini Imu "un piccolo onere", sottolineando invece l'importanza dell'abolizione dell'imposta principale sulla casa. Alla domanda "non succederà più?", il titolare del Tesoro risponde: "No, assolutamente".