Venerdì 28 febbraio scade il termine ultimo per presentare la Comunicazione annuale dati Iva, primo adempimento ufficiale relativo all'anno d'imposta 2013. Sono chiamati alla compilazione tutti i titolari di partita Iva, persone fisiche e società, attive anche parzialmente nell'anno appena trascorso.

La platea dei soggetti esonerati dalla compilazione ed invio all'Agenzia delle Entrate del modello è vasta, ecco i casi più significativi:

  • contribuenti titolari di partita iva che hanno operato nel corso dell'anno esclusivamente operazioni esenti art.10 (ad esempio medici);
  • persone fisiche che nel corso dell'anno 2013 si sono avvalse del regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità di cui alla legge 98/2011 (c.d. regime dei minimi);
  • persone fisiche che hanno realizzato un volume d'affari uguale o inferiore a 25.000,00 euro (restano comunque obbligate alla presentazione della Dichiarazione IVA);
  • tutti i contribuenti che entro la data di scadenza del 28 febbraio hanno provveduto a presentare la Dichiarazione IVA (detta autonoma in quanto "slegata" dalla presentazione del modello UNICO).

Come previsto da diversi anni a questa parte la modalità di presentazione della Comunicazione dati Iva è esclusivamente telematica.

E' facoltà dei contribuenti avvalersi di un intermediario autorizzato (es. dottori commercialisti e C.a.f.) o provvedere al suo invio tramite i canali Fisconline o Entratel.

Oggetto della dichiarazione è l'ammontare complessivo al netto dell'iva delle operazioni attive fatturate nel corso dell'anno e delle operazioni passive registrate ai fini Iva (sono ricomprese in tale importo anche le operazioni passive con Iva indetraibile) con eventuale dettaglio delle operazioni non imponibili esenti o legate a scambio intracomunitario di beni.

E' da indicare anche l'ammontare dell'Iva esigibile e di quella che si è detratta.

La Comunicazione in scadenza prevede un'importante novità: sono obbligati da quest'anno alla compilazione del quadro CD1 (totale operazioni attive) anche i titolari di operazioni non soggette a Iva per carenza del requisito territoriale di cui all'art.

21, comma 6-bis del D.P.R. 633/72 (es. soggetto Iva italiano che presta fornitura di servizi presso un cliente in Belgio).

Non essendo tale modello di natura dichiarativa ma una comunicazione di dati e notizie le sanzioni applicate sono più blande e variano da un minimo di 258,00 euro a un massimo di 2.065,00 euro. Non è possibile però effettuare invio di Comunicazione correttiva nei termini, di integrativa o tardiva. Non è quindi previsto in questo caso alcun tipo di ravvedimento operoso. Fa fede la prima Comunicazione inviata, se inviata nei termini.