La scadenza per la presentazione del modello 730 è ormai prossima, fissata per il 31 maggio. Tale modello è solitamente prediletto da dipendenti e pensionati che intendono beneficiare della possibilità di ottenere un rimborso direttamente accreditato su stipendio o pensione. E' opportuno ricordare che anche per quest'anno tale facoltà è riservata ai contribuenti che, pur essendo nel 2014 privi di sostituto d'imposta (il caso ad esempio di disoccupati, esodati o collaboratori domestici), hanno percepito redditi da lavoro dipendente o assimilati nel corso del 2013.

L'ottenimento del rimborso, alla luce delle novità previste della legge di stabilità, è previsto a scadenze differenti in base ai requisiti posseduti dai richiedenti.

I titolari di reddito da lavoro dipendente avranno la possibilità di vedere erogato il rimborso con lo stipendio di luglio. Tale erogazione viene effettuata direttamente dal datore di lavoro, il quale scomputa quanto versato dalle ritenute che deve effettuare all'Erario. Nel caso in cui (non remoto soprattutto nelle piccolo-medio realtà) l'ammontare dei rimborsi ottenuti dai dipendenti sia superiore a quanto dovuto dal datore di lavoro allo Stato tale erogazione sarà frazionata su più mensilità di stipendio, con una distribuzione degli stessi ai dipendenti nella stessa misura percentuale, indipendentemente dall'importo ottenuto.

Ad esempio nel caso in cui il datore abbia la possibilità di versare il 50% dei rimborsi ottenuti, il lavoratore con un credito pari a 100,00 euro e quello con credito pari a 2.000,00 si vedranno accreditare in tale misura con lo stipendio quanto spettante, dovendo attendere entrambi il mese successivo per ottenere quanto residuo.

Più semplice la procedura prevista per i titolari di reddito da pensione che vedranno accreditato, per intero, l'importo del rimborso con le mensilità di agosto o settembre (a seconda della velocità del Caf o intermediario a comunicare i dati all'Agenzia delle Entrate).

I tempi si allungano in caso di modello 730 senza sostituto d'imposta in quanto il rimborso, direttamente erogato dall'Agenzia delle Entrate, dovrebbe essere accreditato (se il contribuente ha indicato il proprio IBAN in sede di presentazione del modello 730 o successivamente direttamente agli uffici erariali) entro un termine di circa sei mesi.

In caso non si sia indicato il conto corrente si riceverà comunicazione con invito a ritirare il rimborso in contanti presso le Poste Italiane se l'importo è inferiore ai 1.000,00 euro o ricevendo un vaglia della Banca d'Italia per importi superiori.

Attesa più lunga infine per tutti quei contribuenti che ottengono un rimborso superiore ai 4.000,00 euro. In questo caso l'Agenzia delle Entrate si riserva di effettuare dei controlli automatizzati e preventivi su detrazioni per familiari a carico e eventuali crediti eccedenti entro il 31.12.2014. In caso di esito positivo l'erogazione del rimborso da parte del sostituto sarà effettuata entro fine febbraio o marzo 2015.

Importante segnalare come la Commissione Finanze della Camera dei Deputati si sia attivata con voto all'unanimità per sollecitare il Governo ad intraprendere azioni volte a definire con maggiore chiarezza i tempi del rimborso che devono essere necessariamente ridotti in quanto la differenziazione tra contribuenti che maturano crediti inferiori o superiori ai 4.000,00 euro denota profili di ineguaglianza e incostituzionalità.