Uno degli obiettivi del Governo Renzi è quello di combattere l'evasione al pagamento del Canone Rai. Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonio Giacomelli, ricorda che in Italia circa il 27% delle famiglie non versa la tassa, causando gravi perdite all'azienda televisiva di Stato. Per questo motivo, sono in arrivo dei cambiamenti per azzerarne l'evasione già dal 2015.



Al contrario di quello che era stato detto qualche settimana fa, il Canone non verrà legato alla bolletta elettrica o al nucleo familiare e non diventerà neanche una tassa legata alla casa, come ad esempio accade in Francia e in Germania. Il Governo cancellerà il versamento di una cifra uguale per tutti, che attualmente corrisponde a 113 euro e mezzo, introducendo un sistema che garantirà una spartizione più equa della quota da versare alla televisione di Stato.



Il canone unico lascerà il posto ad una tassa che sarà flessibile, legata ad un nuovo indicatore che verrà collegato alle capacità di spesa delle singole famiglie. Giacomelli anticipa che questo cambiamento garantirà una somma più bassa da versare per molti nuclei familiari italiani e quindi accessibile a tutti, rispetto a quanto accade adesso.



La Rai non potrà fare altro che adeguarsi alla rivoluzione che sta preparando l'esecutivo guidato da Matteo Renzi, la quale, tra l'altro, prevede anche la quotazione in Borsa di una fetta di RaiWay, società che controlla la diffusione del segnale radiotelevisivo della Rai e che ha anche il compito di gestire e di garantire il corretto funzionamento di questi impianti di diffusione.