Attualmente la domanda più ricorrente tra coloro che vivono in affitto è: a quanto ammonta la Tasi?

Cos'è la Tasi

La Tasi, una delle tre parti dell'Iuc (imposta unica comunale), con Tari, tassa sui rifiuti che già grava sugli inquilini, e Imu, ancora prevista per immobili diversi dalla prima casa di proprietà, è la tassa sui servizi indivisibili dei comuni, quali ad esempio la manutenzione delle aree verdi e delle strade, e la percentuale a carico degli affittuari varia in base al comune di residenza, rimanendo tra il 10% e il 30% dell'aliquota.

Confusione sulle modalità di pagamento

Mentre i cittadini attendono i modelli di pagamento precompilati, si presenta sempre di più una situazione tutt'altro che chiara. Infatti, se è vero che la tassa avrà una sua configurazione solo in base al comune di residenza, la confusione cresce in base ad una considerazione: i bollettini per il pagamento devono essere inviati nel 2014, ma la dichiarazione degli occupanti delle case va inviata entra il 30 giugno 2015, per cui come sarà possibile integrare i dati catastali con quelli degli inquilini?

Tasi, come si calcola

La Tasi, che si calcola come accadeva per l'Imu (rendita catastale moltiplicata per gli appositi coefficienti, variabili in base alla categoria dell'abitazione) sarà un'ulteriore stangata che getta nel caos i cittadini, i quali non sanno quando effettuare il pagamento e a quanto ammonterà.

La scadenza per il pagamento

Ulteriore elemento di confusione scaturisce dall'assenza di un'unica data per il pagamento della tassa: per i contribuenti che abitano nei comuni che hanno già stabilito l'aliquota dell'imposta (circa il 10% dei comuni italiani), la scadenza è fissata per il 16 giugno, mentre per gli altri comuni slitta a settembre o addirittura a ottobre.

Tasi più alta dell'Imu?

Tutto ciò non fa altro che generare incertezza, senza considerare poi che in base alle scelte dei singoli comuni, la Tasi potrebbe essere addirittura più alta della vecchia Imu.

Responsabilità tra proprietario e inquilino

Infine, restano da sottolineare le distinte responsabilità tra proprietario e inquilino: così come il proprietario non può pagare la tassa per intero e poi chiedere all'affittuario di risarcirlo, allo stesso modo l'inquilino non deve anticipare il pagamento.

Inoltre, se l'inquilino non dovesse pagare, il proprietario non ne è responsabile verso il comune.

In questo mare di confusione, per proprietari e inquilini, l'unica certezza è che si dovrà pagare.