Si avvicina la data della scadenza della prima rata dell'Imu 2014 per la seconda casa, ma persistono i dubbi sull'eventuale esenzione dal pagamento dell'imposta nel caso di comodato d'uso per figli o genitori.

Una delle questioni che risultavano più spinose al riguardo, era quella che voleva collocare le seconde abitazioni concesse in comodato d'uso gratuito ai parenti di linea diretta, come genitori-figli o il contrario, come le abitazioni principali (quindi la residenza dove si ha l'effettiva dimora anagrafica), ed esentarle dal pagamento dell'Imu.



Esenzione Imu 2014: comodato d'uso gratuito casa

Quando il proprietario di un'abitazione, ne concede l'usufrutto a un genitore o a un figlio, ha diritto quindi, alle stesse agevolazioni che si hanno con l'Imu sull'abitazione principale, restando però inalterate le esclusioni per gli immobili accatastati come di lusso.

Anche nel caso del comodato d'uso, però, l'ultima parola spetta comunque ai Comuni che possono restringere i requisiti delle esenzioni in base ai modelli ISEE, scelta che ha sollevato diverse critiche basate sul fatto che in questo caso la tassa non sarebbe sul possesso dell'immobile ma sul patrimonio.

Alcuni Comuni, hanno invece scelto di far pagare l'Imu per le case concesse in comodato d'uso gratuito per genitori e figli ma di prevedere per esse detrazioni del 50%.

Anche nel caso di case concesse in comodato d'uso gratuito, si ricorda, è necessaria la registrazione presso gli sportelli dell'Agenzia delle Entrate tramite il modello F23 alla quale viene applicata l'imposta di registro di 168 euro e il cui codice tributo è 109T.