Il governo ha un nuovo grattacapo legato alla Tasi. Dopo il caos scadenze arrivano i dubbi di Bankitalia che prevede un prelievo fra i 400 e i 600 euro dalla prima casa e un rischio concreto di aumenti considerevoli, sino al 60 per cento a seconda delle aliquote imposte dai comuni. Contrario il segretario Delrio, secondo lui, gli italiani spenderanno meno e dove pagheranno di più dovranno riguardarsela coi comuni perché è una tassa comunale. Fra le due versioni c'è una differenza sostenziale. Bankitalia si riferisce al 2013, il governo al 2012.

Sono univoche le valutazioni sugli 80 euro in più per i lavoratori a basso reddito, secondo il governatore Visco il provvedimento è valido ma per una ripresa vera serve un aumento dell'occupazione. E oggi arriva anche il giudizio positivo di Confesercenti, i consumi saliranno di 3 miliardi e 100 milioni circa già nel 2014. Il bonus premia più che altro i dipendenti dell'industria, quelli che, secondo il fisco, hanno il reddito medio più alto, 25 mila euro lordi all'anno.

Gli studi di settori dicono che sarti, calzolai ed estetisti sono le categorie col reddito minore. Baristi, tassisti e gioiellieri sarebbero un gradino sopra. I farmacisti dichiarano in media 90 mila euro lordi all'anno, i notai arrivano a 233 mila.

Ma dopo la Tasi, il governo è dovuto intervenire circa l'indiscrezione che girava da un paio di giorni sull'aumento della tassa sul rinnovo dei passaporti. Non ci sarà nessun nuovo balzello, secondo Tonini del Pd, si tratta di uniformare tutti i tributi.