È ormai scaduto lo scorso 10 settembre il termine ufficiale per la delibera delle aliquote Tasi 2014; per gli oltre 6000 Comuni italiani diverrà a breve possibile capire chi dovrà pagare il nuovo tributo e quanto si dovrà sborsare per essere a posto con la fiscalità locale. Entro il prossimo 18 settembre il ministero delle Finanze renderà consultabili sul proprio portale tutte le aliquote da applicare, nonché le eventuali detrazioni. Chiaramente, ora inizia la corsa al calcolo e al pagamento della Tasi per i contribuenti; visto che in molti casi la scadenza più vicina sarà già il 16 ottobre, è facile ipotizzare che nelle prossime settimane si verificherà un grosso afflusso di persone presso i centri di assistenza fiscale (CAF) e i commercialisti.

Come effettuare il calcolo della base imponibile per la Tasi 2014 prima e seconda casa

Per poter capire quanto si dovrà pagare per la Tasi 2014 bisogna prima di tutto calcolare la base imponibile del nuovo tributo, che ha un meccanismo di funzionamento del tutto simile rispetto a quello che dell'Imu:

  • reperire la rendita catastale degli immobili assoggettati e delle relative pertinenze;
  • moltiplicare il dato per il 5%;
  • moltiplicare il risultato ottenuto per 160.

Fatto ciò, il risultato che otterrete sarà la base imponibile. A questo punto è possibile applicare le aliquote decise dal Comune di ubicazione del fabbricato. Per le prime case la base di partenza è fissata al 2,5 per mille; dall'importo ottenuto si dovranno poi sottrarre le eventuali detrazioni, decise in via autonoma dalle singole assemblee locali.

Sempre secondo il principio della discrezionalità territoriale sarà possibile anche elevare l'importo di uno 0,8 per mille in più, portando l'aliquota al 3,3 per mille, mentre per le seconde case l'aliquota massima della IUC (all'interno della quale è compresa la Tasi) non potrà comunque superare il 10,6 per mille.

Chi dovrà effettuare il pagamento Tasi 2014 e come / dove andrà eseguito

Riguardo i soggetti destinatari del tributo, sono individuati tra i proprietari di prime e seconde case.

La novità di quest'anno è che i Comuni potranno decidere di far pagare una parte della Tasi anche agli inquilini, in una misura che va dal 10% al 30% dell'intero importo pagato dai proprietari, che non saranno chiamati a rispondere in solido. Attenzione quindi agli affittuari, perché dovranno procurarsi le rendite catastali ed effettuare il saldo in base a quanto deliberato dal Comune di residenza.

Secondo le prime stime, la Tasi 2014 potrebbe risultare in media più cara rispetto all'Imu 2012. La stangata sarebbe dovuta alla presenza di minori detrazioni e al fatto che in molti comuni italiani si sia deciso di adottare l'aliquota massima, come ad esempio a Torino, Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari e a Catania. Il pagamento della Tasi andrà eseguito tramite bollettino postale o modello F24 bancario. Molti Comuni hanno messo a disposizione dei cittadini alcune risorse individuate tra il personale dell'ufficio tributi, per rispondere ai dubbi e fornire assistenza al calcolo del tributo.