L'inquilino che non paga la Tasi 2014 o la paga in ritardo risponde personalmente del mancato pagamento del tributo. Il proprietario dell'immobile non deve pagare la somma Tasi non versata. Il contribuente in affitto, per regolarizzare il pagamento della Tasi, dovrà fruire del ravvedimento operoso. Se nell'immobile sono presenti più persone, si ricorda che la quota Tasi 2014 spettante all'inquilino deve essere suddivisa tra le persone presenti nell'abitazione (si pensi per esempio a una casa in affitto con studenti universitari). A tal proposito si ricorda che paga la Tasi chi è in affitto con contratto superiore ai sei mesi.

Tasi 2014: quando l'inquilino non paga

Se il proprietario di un immobile si accorge che il proprio inquilino non ha corrisposto la quota Tasi, questi non risponde del mancato pagamento del tributo. Chi è in affitto deve versare la propria quota Tasi 2014 in percentuale tra il 10-30% della somma totale, in relazione a quanto stabilito dalle delibere comunali. In caso di mancato pagamento, l'inquilino può fare il ravvedimento, pagando la somma dovuta in aggiunta alle sanzioni amministrative e agli interessi maturati nel ritardo del pagamento. L'operazione presenta tre tipologie di scaglioni in relazione ai giorni di ritardo con il quale si paga la Tasi: fino al 14esimo giorno, fino al 30esimo giorno, oltre questi termini. Il proprietario dell'immobile, di seguito ad aver corrisposto la sua quota Tasi 2014 in ragione del 90-70%, non ha più nessuna responsabilità sul pagamento del tributo dei propri inquilini.



Se nell'immobile sono presenti più persone non appartenenti allo stesso nucleo famigliare, la quota Tasi deve essere suddivisa tra i differenti coinquilini, partendo dalla somma spettante dal 10 al 30%. Per comprendere meglio, è possibile fare il seguente esempio: su una quota Tasi 2014 di 100 euro, l'inquilino deve pagare, in base alle delibere comunali del suo paese, il 30% = 30 euro. La somma deve essere suddivisa tra due famiglie che abitano l'immobile: 15 euro a famiglia. Ciò significa che ogni inquilino non deve pagare il 30% della somma ma la sua parte dovuta per l'intero immobile. Si tenga presente anche che se la somma da corrispondere per la Tasi non è superiore ai 6,00 euro non deve essere versata.

Tasi 2014 per chi è in affitto: ravvedimento

Come detto sopra, il proprietario dell'immobile non è obbligato a corrispondere la quota Tasi che l'inquilino non paga. Il contribuente in affitto può comunque avvalersi del ravvedimento operoso pagando la somma dovuta più gli interessi in relazione ai giorni di ritardo. Tutti gli inquilini possono pagare il ritardo della Tasi con il ravvedimento operoso, ad eccezione di coloro che abbiano in corso già una contestazione per il mancato pagamento dello stesso tributo. L'ommissione anche parziale del versamento della Tasi 2014 comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pari al 30% dell'importo della somma dovuta, che non deve essere in alcun modo corrisposta dal proprietario dell'immobile che non ha nessuna responsabilità sul debito del proprio inquilino. Per comprendere meglio quanto si deve pagare per il ritardo o mancato pagamento, si osservi il seguente esempio:



Tasi 2014 dovuta dal proprietario immobile = 100 euro

Tasi 2014 dovuta dall'inquilino (30% con delibera) = 30 euro

Giorni di ritardo = 15

Sanzione = 30 × 3% = 0,90 euro

Interessi = (30 × 1 × 15) ÷ 36.500 = 0,01 euro

Totale Tasi con ravvedimento = 30 + 0,90 + 0,01= 30,91 euro

Totale Tasi non pagata: 30 x 30% della somma = 39, 00 euro