Il 16 dicembre sono scaduti i termini per il pagamento delle imposte della Tasi e dell'Imu 2014. File interminabili negli Uffici Postali e presso gli sportelli bancari. È andata meglio a chi ha avuto la possibilità di pagare tramite internet banking. Due diverse soluzioni per il pagamento: il bollettino postale premarcato (con il quale è stato possibile pagare solamente alle Poste) e il modello F24.

Ricordiamo che il versamento dell'Imu non è stato effettuato per tutte le abitazioni principali e per tutti i pagamenti dei terreni agricoli ubicati in comuni al di sopra dei 600 metri di altitudine.

La Tasi, invece, è stata pagata per tutti gli immobili ad eccezione di alcuni casi. Ad esempio la Tasi prima casa non è stata pagata nei comuni di Catanzaro, Positano, Perugia, Palermo, Firenze, Campobasso e San Lorenzo Belizzi. In questi luoghi le amministrazioni comunali hanno deliberato l'esenzione dal pagamento dell'imposta.

Per tutti i contribuenti che, per qualsiasi motivo, non hanno versato quanto dovuto è possibile versare gli importi grazie al cosiddetto 'ravvedimento operoso'. Vediamo nel dettaglio cosa dobbiamo fare. Se si paga entro il quattordicesimo giorno dalla scadenza (ravvedimento breve) sarà comminata una sanzione dello 0,2 percento per ogni giorno di ritardo; a questa percentuale si deve aggiungere la quota relativa agli interessi legali, cioè il 2,5 percento per ogni giorno di ritardo.

Se si dovesse pagare tra il quindicesimo e il trentesimo giorno dalla data di scadenza (ravvedimento medio), all'importo dovuto, si dovrà aggiungere un valore pari al 3 percento al quale si devono aggiungere gli interessi del 2,5 percento annui calcolati dal giorno successivo alla scadenza fino a quando si effettua il pagamento. Infine, se si paga dopo i 30 giorni dalla scadenza (ravvedimento lungo), si dovrà considerare una sanzione del 3,75 percento dell'importo dovuto alla quale si aggiungono gli interessi del 2,5 percento annui dal giorno dopo la scadenza a quando si effettua il pagamento.