Al'interno della sezione news dell'Inps si può leggere la circolare del 30 gennaio che stabilisce l'esonero contributivo per le nuove assunzioni. Si tratta di uno degli emendamenti costituenti del Ddl Stabilità che conferisce a tutti gli imprenditori che decideranno di assumere nuovo personale la possibilità di usufruire dello sgravio dei contributi per la durata di trentasei mesi. Il provvedimento è stato preso per cercare di incentivare il lavoro e contrastare il dilagare sempre più rapido della disoccupazione e del malcontento all'interno del Paese.

Requisiti per accedere alle agevolazioni

Per accedere all'esonero del pagamento dei corrispettivi contributivi da versare all'Ente di previdenza è necessario sottoscrivere un contratto lavorativo a tempo indeterminato nell'arco di tempo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. Le agevolazioni sono rivolte a tutti i datori di lavoro privati e l'imprenditorialità non preclude la possibilità di accedervi. All'interno della circolare è invece sottolineata l'esclusione dei contratti di apprendistato e dei contratti domestici. Requisito fondamentale è he nei sei mesi precedenti all'assunzione il lavoratore non abbia prestato servizio presso altri datori di lavoro con contratto a tempo indeterminato, tempi che si riducono a tre mesi se è presente un contratto sottoscritto col medesimo datore di lavoro.

Sono esclusi dall'erogazione delle agevolazioni anche alcune categorie del lavoro agricolo: nel caso sotto forma di apprendistato oppure di contratto indeterminato il lavoratore risulti occupato nell'anno 2014 e nel caso in cui le giornate lavorative prestate nel 2014 siano uguali o superiori a 250.

L'ammontare dell'esonero contributivo

Le agevolazioni puntano a sgravare il datore di lavoro dal peso delle spese contributive rispetto al lavoratore.

Sono esclusi dall'incentivo le spese da effettuare per premi e contributi Inail. La durata, come detto precedentemente, è di tre anni e su base annua l'agevolazione disponibile non può superare un tetto massimo di 8.060 euro. l'Inps garantisce al lavoratore che l'agevolazione non riduce in alcun modo il valore contributivo previdenziale.